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CROTONE-VERONA 3-3. IL VERONA GETTA LA VITTORIA NEL FINALE

Pareggio che sa di amaro allo Scida. In vantaggio per tre volte, l'Hellas si fa raggiungere a un minuto dalla fine

Redazione Hellas1903

Sulla carta, e da quello che vedi in campo fin dall’inizio, non c’è storia. La classe del Verona, Martinho su tutti, è di almeno una categoria superiore a quella del Crotone.  Ma L’Hellas non riesce a portare a casa un’importante vittoria dallo Scida. In un finale thrilling i gialloblù perdono la testa e gli avversari, e si fanno raggiungere per due volte nel giro di pochi minuti, con una difesa da censurare.

Il Verona si presenta con un tridente inedito: spazio a Cocco al centro, surrogato dagli esterni Gomez e Martinho, autore di una prestazione devastante. Agli avversari non resta che ammirarlo nelle sue sgroppate, perché proprio non lo prendono. Matute, suo opposto, alla fine ha il mal di testa. Il brasiliano decide di segnare al 17’ quando ridicolizza il terzino camerunense ed entrato in area sulla sinistra spara un diagonale imprendibile per Caglioni.

Il Verona capisce che basta servire Martinho, che si avvale della collaborazione di un Cacciatore buono in sovrapposizione. 5 minuti dopo il vantaggio, però, Hallfredsson devia di mano un pallone in area e Gabionetta trasforma il rigore: 1-1.

Cocco si mangia un gol, Gomez lo sfiora, il Crotone punge ma è Andrea Cocco che nel finale del tempo insacca il pallone del vantaggio trafiggendo Caglioni in solitaria. E’ proprio la pochezza difensiva del Crotone che ti fa pensare che la vittoria sia più che possibile. Ma il Verona si complica la vita, bagna le polveri nella ripresa e getta al vento la possibilità di avvicinarsi allo scatenato Sassuolo.

Hallfredsson cala alla distanza, l’impalpabile Bacinovic viene sostituito da Laner, che però non riesce a fare da frangiflutti come al solito. Moras deve uscire per un problema all’adduttore ed entra Ceccarelli.

Si vivacchia in campo e il Crotone prende coraggio perché il Verona non morde, nonostante l’ingresso di Cacia, per chiudere la gara. Così Pettinari (entrato al posto dell’infortunato Gabionetta) ringrazia Abbate e Maietta per la gentile concessione di un pallone facile da spingere in porta.

L’Hellas ha uno scatto di orgoglio e al 46Gomez infila l’angolino a mezz’altezza sul primo palo. E’ fatta, tutti pensano. Ma i gialloblù si chiudono dietro e si addormentano, così Maiello sigla il 3-3 al 48’ mentre Cacciatore lo guarda.

Finisce con l’amaro in bocca, addolcito dal gol del Lanciano al 91’ che toglie al Livorno una vittoria che avrebbe significato acciuffare i gialloblù al secondo posto.

Andrea Spiazzi

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