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Di Gaudio: “Verona, ora non bisogna sbagliare. Aspetto di incontrare il Palermo…”

L'esterno intervistato dalla Gazzetta dello Sport: "Mia moglie aveva previsto il mio primo gol con l'Hellas"

Redazione Hellas1903

Antonio Di Gaudio, che col Venezia ha messo il suo primo sigillo con l'Hellas, parla alla Gazzetta dello Sport odierna. "Aspettavo il mio primo gol col Verona - dice l'esterno gialloblù - col Venezia sono stati tre punti fondamentali dopo Lecce: una sconfitta che ci aveva tagliato le gambe. Non era facile ripartire subito. L'Ho dedicato a mia moglie Maria e a mio figlio Emanuel, che aveva un po' di febbre ma è venuto lo stesso allo stadio perchè mia moglie era sicura che avrei segnato".

"Ero tifoso del Palermo - racconta Di Gaudio - là prima di andare in ritiro con la Primavera mi hanno detto che era meglio se smettevo. Avevo 17 anni, mi hanno ammazzato, ho pianto come quando è morta mia nonna. Mi avevano voluto a tutti i costi. Incredibile. L'anno scorso ho vinto contro il Palermo. Non vedo l'ora di incontrarlo col Verona l'8 aprile.

Cosa manca al Verona? Dieci partite, una alla volta: serve continuità. Non bisogna sbagliare le partite che contano e sapere che, male che vada, bisognerà fare i playoff nella posizione migliore. Rivali? a parte il Brescia, che è forte e ha un Donnarumma in stato di grazia, con le altre ce la giochiamo. Non cerco rivincite, a me basta vincere. E occhio al Lecce, ha entusiasmo. A Verona vivo molto bene, stiamo in centro. Abitiamo vicino a una chiesa e ci andiamo spesso".

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