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Fu il picco più basso della storia del Verona, al limite della retrocessione in C2, eppure il campionato 2007-2008 rimane nel cuore e nella memoria della gente per un finale entrato nella storia.
E la storia dell'Hellas la cambiò, quel gol siglato al 90', allo stadio "Speroni" di Busto Arsizio, da Ilyas Zeytulaev. La rete del giocatore uzbeko valse l'1-1 con la Pro Patria, passata in vantaggio con Negrini nel primo tempo della gara. Era la partita di ritorno dei playout di C1. All'andata, il Verona aveva vinto per 1-0, grazie a un gol di Daniele Morante, in pieno recupero.
Migliaia di tifosi raggiunsero Busto. Pioveva e, ormai al termine dell'incontro, le speranze erano ridotte al minimo. Poi arrivò il colpo magico di Zeytulaev, un tiro "alla Mortensen", dalla linea di fondo, e la palla che passò alle spalle del portiere della Pro Patria, Anania.
Dopo un recupero interminabile la partita finì e fu grande festa, tra lacrime e sorrisi, in campo e sugli spalti. Davide Pellegrini, l'allenatore che aveva compiuto il miracolo della rimonta per conquistare gli spareggi e vincerli, fu portato in trionfo, issato sulle spalle rocciose di Karamoko Cissé.
Al rientro, una lunga carovana di macchine accompagnò il Verona fino in città, attraverso le tappe negli autogrill. Non fu un semplice sospiro di sollievo, ma una liberazione. E l'Hellas, al limite della sparizione, rinacque quel giorno.
Era il 25 maggio 2008.
M.F.
@teofontana
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