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E adesso ripartiamo

Dalla Coppa Italia con l'Avellino il via alla stagione gialloblù, tra incognite e certezze possibili

Lorenzo Fabiano

Signori! In coperta prego, si salpa. Terminato il rodaggio delle amichevoli e in attesa del battesimo di campionato nella grand ouverture con il Napoli, la stagione riparte ufficialmente dalla Coppa Italia.  Ospite sul  tappeto del Bentegodi, rimesso a nuovo a tempo di record (e di euro) dopo essere stato profanato dal pop di Robin Williams, l’Avellino. Insomma, ora si fa sul serio; ben figurare e mandare segnali incoraggianti non basta più: da adesso conta vincere e far punti.

Non è stata finora un’estate facile. Anzi, diciamo pure che il Verona è stato costretto a sopportare più di un rognoso fastidio. Prima,  con il mercato che stentava a decollare Toni se n’è andato sbattendo la porta, poi quando Fusco ha ingranato la marcia e aperto il gas, ci si sono messi i  capricci di Cassano con tanto di telenovela finita in addio (nessuno lo rimpiangerà) e soprattutto una serie incredibile d’infortuni che hanno letteralmente decimato la linea difensiva di Pecchia. Bianchetti out, Caracciolo out, Cherubin out, Ferrari out, Felicioli out, Heurtaux out, Caceres non ancora arruolabile. Quando è troppo, è troppo. Domenica a  Newcastle, trasferta di rango e prestigio onorata da una cospicua presenza di supporters gialloblù al seguito, siamo andati con una banda di tenaci e promettenti ragazzotti a ballare il Kumbulla, un twist in chiave moderna con cui i Magpies di Rafa Benitez sono andati a nozze.

Finora il mercato pur non eccelso, a nostro avviso è comunque positivo. Sono arrivati giocatori di qualità e comprovata esperienza come Cerci, Heurtaux e Caceres.  Sul mercato Fusco ha pure pescato giovani di valore già pronti per il grande salto: Verde, Felicioli e Silvestri vengono a far compagnia a Zaccagni e Valoti. Cosa da non sottovalutare, è rimasta intatta l’asse portante dello scorso anno, vale a dire la triade composta da Bessa, Pazzini, e Romulo, tre pedine che con la massima categoria ritrovano il loro habitat naturale.  Inoltre, sono rientrati dalla loro rispettive case di appartenenza Bruno Zuculini e Alex Ferrari,  i due arrivi del gennaio scorso che hanno permesso alla squadra di trovare la quadra nel momento più delicato della stagione. Da qui alla chiusura del 31 agosto assisteremo ad altri colpi.

La coperta è un po’ corta soprattutto in panchina. Urgono rinforzi: in avanti un esterno abile a incrociare a destra e sinistra (Kisnha sarebbe la soluzione, sebbene alle immense doti tecniche, non ne corrispondano altrettante sotto il profilo caratteriale) e un vice Pazzini; in difesa  auspichiamo invece un'alternativa a Souprayen. Le Cassandre della SNAI non la devono evidentemente pensare come come noi se nei giorni scorsi  hanno bollato Pecchia come primo papabile esonero della nuova stagione. Questo Verona ha le carte in regola per smentirle e metterle a tacere. Domani sera, la gara con l’Avellino sarà utile per capire a che punto si trova a una settimana dal grande giorno. Prima però, conta vincere.

 

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