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È un Verona scadente e scaduto, il Crotone vince 2-1 allo Scida

Getty Images

Segnano Ounas e Messia, un autogol di Molina nel finale non basta a evitare la sconfitta per i gialloblù

Andrea Spiazzi

Non sarà un 13 maggio da ricordare questo per il Verona che oltre alla pessima nuova dell'indagine su Setti (qui la notizia e la risposta del presidente gialloblù) frana a Crotone dopo una gara triste e senz'anima. Ounas e Messias affondano un Hellas irriconoscibile da tutti i punti di vista: niente gioco, niente ritmo, niente tiri, niente gol (segna su autogol). Zero tituli, insomma. Bruttissimo lo spettacolo offerto, a fronte di dichiarazioni di intenti ben diverse di Juric e giocatori (Lazovic prima della gara ha auspicato addirittura "9 punti da qui alla fine". Cose impensabili giocando senza un'anima. Questo Verona non è nemmeno lontano parente di quello ammirato fino a Benevento. È scadente e scaduto.

FORMAZIONI

CROTONE (3-5-2): Cordaz; Magallan, Marrone, Djidji; Pereira, Messias, Cigarini, Benali, Molina; Ounas, Simy

A disposizione: Festa, Crespi, Cuomo, Golemic, Luperto, Rojas, Zanellato, Rispoli, Petriccione, Di Carmine, Vulic, Riviere All.: Serse Cosmi

VERONA (3-4-2-1): Pandur; Dawidowicz, Günter, Ceccherini; Rüegg, Tamèze, Ilić, Lazović; Baràk, Zaccagni; Kalinić

A disposizione: Silvestri, Berardi, Dimarco, Veloso, Faraoni, Salcedo, Çetin, Magnani, Sturaro, Bessa, Colley, Lasagna All.: Ivan Juric

Arbitro: Luca Massimi (Sez. AIA Termoli)

PRIMO TEMPO, IL VERONA VA SOTTO E FATICA

Nemmeno due minuti e il Crotone è in vantaggio. Simy trova una voragine a sinistra (Gunter scivola) e si infila nel corridoio calibrando di piatto l'assist per Ounas che, arrivando da destra, calcia col sinistro a giro ( con palla che colpisce anche il suo piede destro) sorprendendo Pandur.

La squadra di casa, che gioca per onorare il finale di campionato e tentare di evitare l'ultimo posto, dopo il gol si muove con tranquillità, il Verona prova la reazione. È però il Crotone ad essere più vivace e Ounas sfrutta ancora un buco a sinistra per infilarsi, Pandur respinge il tiro-cross al 17'. Cordaz, invece, può tranquillamente fumarsi un toscanello, con l'Hellas che si perde sulla trequarti. Magallan è ammonito al 21' per un'entrataccia su Tameze.

RIGORE SOSPETTO NON DATO AL VERONA. Al 26' Zaccagni crossa dalla sinistra, Magallan si aggrappa a Kalinic che va giù, Massimi e Var dicono bene così.

L'Hellas prova ad alzare i ritmi (parola grossa). Dawidowicz impegna Cordaz di testa nel frattempo Cigarini lancia un paio di missili fuori  misura. Il Crotone gioca, Ounas e Simy sono pericolosi, Messias anche. Ruegg fa una buona cosa al 39' ma il suo cross dal fondo non trova compagni pronti. Tameze prende il giallo al 41' stendendo Benali a centrocampo, Zaccagni piglia una botta là sotto involontariamente colpito da Messias. È tutto per un primo tempo triste dei gialloblù.

SECONDO TEMPO, CAMBI DI JURIC, NON CAMBIA IL VERONA

Juric cerca la scossa lasciando negli spogliatoi Dawidowicz e Tameze per Faraoni e Salcedo. Al 51' entra anche Dimarco per Ceccherini. Barak va in mezzo, Salcedo sulla trequarti, Faraoni dietro e Dimarco in esterna (Lazovic sta a destra). Salcedo stacca altissimo ma la palla si impenna al 54'. L'Hellas conquista qualche corner ma più che il gioco cerca la giocata. Pereira viene ammonito. Il Crotone si chiude, la gara è lenta e brutta, la squadra del Verona di più.

Ruegg e Zaccagni abbandonano il campo, Juric mette Colley e Lasagna. Il solo Dimarco cerca lo sprint giusto ma predica nel deserto.

MESSIAS FA IL 2-0, VERONA A PICCO

Il Crotone fa la sua onesta partita, e ogni tanto parte in contropiede. Ounas trova la solita prateria a sinistra e serve Messias sul quale non esce Gunter. Quasi un gioco da ragazzi metterla dentro.

A questo punto un pizzico di orgoglio affiora nei gialloblù. Con Dimarco Salcedo è il più vivo, ma c'è da superare la Miaginot del Crotone che, giustamente, si chiude. Le espressioni di Juric in panchina vanno dall'affranto all'incredulo.

AUTOGOL DI MOLINA E 2-1

Parte un corner dalla destra all'87' sul quale svetta Gunter. La palla va verso il secondo palo sul quale è piazzato Barak. Molina, per anticiparlo devia la palla in porta. Ci si aspetta un assedio, ma l'Hellas non ce la fa. Djidji si divora il contropiede del 3-1.

Va giù Ilic in area contrastato da Magallan. L'arbitro fa proseguire e poi espelle Juric per proteste. Il rigore non sembra esserci anche se dalla panchina la visuale non poteva aiutare. Finisce così.

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