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Faggiano: “Se qualcuno non vuole giocare lo dica: in due mesi non è cambiato nulla”

Il direttore sportivo del Parma: "Sul piano economico usciremo tutti con le ossa rotte"

Redazione Hellas1903

“Il calcio è lavoro, se i risultati si ottengono giocando e qualcuno non vuole giocare, lo dicesse. Mi hanno fatto giocare Parma-SPAL che era una partita finta. Non si può decidere di non giocare mezzora prima della partita. Così come eravamo pronti per il 18, poi tre giorni fa ci dicono altro. Allora in 2 mesi da Parma-SPAL non è cambiato nulla”.

A Tutti convocati su Radio 24 il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano torna sul caos che ha preceduto la partita Parma-SPAL, paragonandolo all’attuale situazione di indecisione in Serie A sull’adozione del protocollo degli allenamenti collettivi. “Tra dieci anni racconterò cosa è successo. Il signor Petagna, che stimavo e stimo, ha detto che Parma-SPAL è stato un brutto allenamento, però queste frasi le vedo poco in giro. Non per la scusa del pubblico che ci manca, come noi manchiamo a loro. Non si può arrivare dalle 12:00, dopo una preparazione di due giorni a decidere di non giocare. C'era qualcuno che non voleva che si giocasse la partita, non dico che avesse torto, ma ci sono stati quindici giorni e mi mandi un messaggio a mezzora della partita, ma io vi ammazzo tutti - in senso figurato -Noi eravamo pronti per il 18, poi tre giorni fa ci dicono altro. Allora in due mesi da Parma-SPAL non è cambiato nulla”.

Faggiano parla anche del tema infortuni alla ripresa dei lavori: “Oggi ricominciamo, è normale che ci saranno infortuni, ci sta adesso come quando inizi un ritiro estivo normale. E' una situazione che non ci aspettavamo, non l’abbiamo cercata”. Sull’impatto economico della crisi, il ds crociato conclude: “A Parma abbiamo fatto un conto economico in caso di non ripartenza. Siamo stati tra i primi, la mia squadra ha rinunciato a un mese a prescindere da ripresa o meno. Abbiamo fatto i conti giusti, usciremo tutti con le ossa rotte,

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