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FEBBRE A 90′

Una lunga attesa sta per finire. Il Verona come l'Arsenal di Hornby

Redazione Hellas1903

All'ultima partita, all'ultimo minuto. Quante volte il Verona ci ha abituati ad emozioni così? Nel bene e nel male, per carità. Dal gol di Cossato alla Reggina per la salvezza 2001, alla sconfitta con il Piacenza, dramma sportivo dell'anno dopo. O alla retrocessione nel playout con lo Spezia che spalancò il baratro della C1, e alla rete di Zeytulaev che evitò al Verona, nel 2008, con la Pro Patria, la caduta in C2 e, probabilmente, la sparizione.Adesso c'è l'Empoli, ed è febbre a 90'. Come il libro di Nick Hornby, testo sacro di quella religione laica che è il calcio per ogni tifoso. Dedicato all'Arsenal, e alla stagione 1988-'89 in particolare, quella che i Gunners chiusero con una palpitante vittoria del campionato, dopo 18 anni di attesa. Per farcela, dovettero battere il Liverpool nelle giornata finale, ad Anfield. E per 2-0, altrimenti non sarebbe bastato imporsi.Segnò Alan Smith, e agli sgoccioli della gara fu Michael Thomas, centrocampista di fatica, a inserirsi per firmare l'incredibile raddoppio. Da allora il suo soprannome fu "the History Man". L'uomo della storia.Quella raccontata da Hornby, scrittore dallo stile semplice e "leggero", a cui qualcuno di noi deve un po' della propria educazione sentimentale (leggete "Alta fedeltà" e "Un ragazzo" se non l'avete ancora fatto).Ecco perché ora, con il Verona ad un batter di ciglia dal coronamento di un percorso che pareva infinito, con le code permanenti per accaparrarsi un biglietto per sabato, mi viene in mente "Febbre a 90'". Ce l'abbiamo tutti, in questi giorni.Ed è venuta anche a chi, magari, in tutto questo periodo, dal 2002 a oggi, dell'Hellas si era dimenticato, perché non era "cool", perché non era in A. E ce l'hanno anche quelli che il Verona lo hanno scoperto sul serio in C e l'hanno tramutato in una ragione di vita. Ce l'hanno i pensionati con cui mi capita di scambiare idee e parlare di cose gialloblù la mattina intorno allo stadio, e che dicono dei tempi di Pierluigi Cera, o prima di Ghizzardi detto "el fiol del cogo", e poi di Gringo Clerici e di quella volta che Ciceri, oppure del piede sinistro di Maioli....Aspettiamo tutti il nostro Michael Thomas. La storia è vicina.MATTEO FONTANAP.S.: "Febbre a 90'" è anche un film, che ho sempre trovato meraviglioso e che entra nella top 5 delle pellicole che amo di più, con Colin Firth e una bellissima Ruth Gemmell. Questa, riproposta tramite youtube, è una scena cult imperdibile che credo sia giusto vedere, in attesa  delle 16.30 di sabato.febbre a 90

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