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FORZA GIORGIO, IL VERONA GIOCA PER TE!

Il tifoso vittima di un incidente a Genova è uscito dal coma e ha ricevuto la visita di alcuni gialloblù

Redazione Hellas1903

Giorgio Leoni sta meglio. Finalmente. La paura è passata. Il 10 novembre la caduta dal pullman che portava i tifosi del Verona dal parcheggio di Genova allo stadio Ferraris, per la gara con il Genoa.

 

L'impatto con il suolo, l'incidente. Il coma. Il ricovero. Ora Giorgio è in fase di pieno recupero. La grande famiglia dell'Hellas gli è sempre stata vicina. E, prima della partita con il Napoli, in ospedale, ha ricevuto la visita di Martinho, Jorginho, Maietta e del team manager Mazzola (foto hellasverona.it).

 

Il club ha diffuso sul proprio sito web una lettera, di cui riportiamo il contenuto:

 

"Cari tifosi gialloblù, quando lo vedi Giorgio è un fiume di vita che ti entra dentro. In piedi, ad abbracciare i suoi campioni. Lui, Giorgio Leoni, dopo aver lottato per esserci, dopo quel maledetto giorno di autunno a Genova. Il 10 novembre, oggi, sembra solo un lontano ricordo. Quando lo vedi, accanto a Maietta, a Jorginho e Martinho, è come vivere un sogno. Per lui, per sua moglie Antonella sempre al suo fianco, per il fratello Marco. Ma anche per tutti coloro che gli sono stati accanto. I tifosi gialloblù, gli amici della Samp e i tanti che in questi mesi di dolore hanno voluto esprimere il loro affetto per Giorgio, dimostrandogli solidarietà con ogni messaggio. Oggi, Giorgio, è tornato. Sorride, parla, scherza. C'è perfino chi gli dice di calmarsi, tanta è l'energia che ha in corpo e che vuole mostrare alla vita. Giorgio ride insieme a noi, ha tra le mani la maglia con i colori del cuore (gialloblù). La tiene stretta fra le dita come quando si è aggrappato alla speranza in questi mesi di "riposo forzato". Domenica vorrebbe già essere allo stadio, insieme ai Butei per sostenere i suoi ragazzi. Vorrebbe gridare "Forza Hellas", trascinato dalla gioia di vivere che oggi ha con sé. Non sarà possibile, e lui lo sa, perché dovrà curarsi ancora. E riprendersi con calma. Allora, giochiamo noi per Leo. Andiamo in campo per lui, accompagnati da tutti i nostri tifosi. Giochiamo questa sfida per dare una gioia al nostro Leo, che ha combattuto per la vita negli ultimi due mesi".

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