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GARDINI: “MENO ISTERISMO, PIU’ RAZIONALITA'”

Le parole del direttore generale nella conferenza stampa di oggi

Redazione Hellas1903

Torna a parlare Giovanni Gardini, che fa chiarezza sul momento delicato che il Verona sta affrontando nell'ultimo periodo. Tanti i temi trattati dal direttore generale in conferenza stampa. Queste le sue parole.

"Gli avversari devono essere quelli che hanno la maglia diversa dalla nostra. Dobbiamo avere un interesse comune e non creare situazioni per cercare colpevoli da qualche parte. Forse qualcuno si è abituato a mangiare caviale e champagne e ora mangiare qualche biscotto nero dà un po' fastidio, ma il nostro obiettivo abbiamo sempre detto che è la salvezza. Siamo per una gestione sana, non abbiamo le possibilità economiche e i milioni di euro da mettere sul piatto per puntare all'Europa League. 

La preoccupazione c'è e deve esserci, ma siamo anche consapevoli di poter uscire da queste difficoltà. 

Vi chiedo una cortesia: quando parlate di numeri informatevi, chiedete e non scrivete cose inesatte. Le porte sono spalancate e a disposizione di tutti. 

L'antistadio? Abbiamo investito 350 mila euro sull'antistadio per il manto erboso. Stiamo aspettando il via per altri lavori come recinzioni, tribune, eccetera. Ci sono tempi tecnici e burocratici che ci rallentano, ma stiamo lavorando per tornare prima o poi all'antistadio. 

Tante scadenze in società al 30 giugno 2015? Oggi a me del contratto non interessa nulla: prima dobbiamo raggiungere l'obiettivo che è la salvezza.

L'allarmismo non migliora le situazioni. Io oggi devo dare fiducia all'ambiente. Non parliamo di catastrofe, di crollo e di gente che scappa. Siamo sempre stati quelli del fare e non del parlare. Ci mettiamo la faccia quando le cose vanno così come quando non vanno. Siamo in difficoltà ma comunque in linea con gli obiettivi, poi ognuno può vedere le cose come vuole. 

Se perdiamo con la Roma ci sarà ancora Mandorlini? Io posso parlare in base all'oggi e al lavoro quotidiano. Bisogna guardare tante situazioni, la prestazione, il recupero degli infortunati. Le cose le abbiamo dette all'allenatore io e il presidente. Lui sa, la squadra sa e questo è quello che conta. Nel calcio non ci sono certezze, secondo me abbiamo una rosa che ha la capacità di salvarsi però poi le cose non sono automatiche. Guardo anche al fatto che i tanti infortuni hanno privato l'allenatore di poter fare determinate scelte, ci sono tante valutazioni da fare. Quelle vengono fatte quotidianamente, poi i resoconti li faremo alla fine. La razionalità vince sull'isterismo.    

I dettagli sulle operazioni in uscita di quest'estate? Iturbe è costato 15 milioni e venduto per 22. Jorginho è stato venduto in tutto a 9 e poi ricomprato a 4,5. Questo significa che i 9 milioni sono economici, ed è una plusvalenza economica fatta, ma la cassa è di 4,5 milioni. Quindi c'è una plusvalenza economica di 9 e un debito di partecipazione a 4,5: quando verrà risolta la seconda metà o si pareggia la partita oppure diventa plusvalenza o minusvalenza a seconda se si venda a più o a meno. Romulo l'abbiamo comprato per 4 milioni e prestato per un milione. Perché non è arrivato Iniguez? Perché sono cambiati i termini economici dell'accordo, poi chi ha bisogno di scrivere certe cose vuol dire che non è molto trasparente. 

Altra cosa: se l'Hellas Verona ha lo store o fa milioni di ricavi grazie al marketing, sono soldi che vanno comunque tutti in casa madre, non vanno in giro. Sono la linfa perché settore giovanile, dipendenti e quant'altro vada avanti".    

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