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Grazie, grande Aglio

Giù il cappello, tutti in parata: se ne va l'uomo della promozione

Matteo Fontana

Grazie, grande Aglio.

Cos'altro si può dire, ora? Giù il cappello, ci si metta sull'attenti, in una parata d'onore per l'uomo che, in un mese che ricorderemo per sempre, ha condotto il Verona alla promozione in Serie A.

Quando nessuno ci credeva, lui ci ha creduto. Dove c'era sfiducia, ha portato fiducia, quando tutto era perduto, ci ha spiegato che non era così. Quando chiunque disperava, lui ha dato speranza.

Alfredo Aglietti non sarà l'allenatore dell'Hellas nella prossima stagione. Maurizio Setti, com'era nell'aria, ha scelto di puntare su Ivan Juric. Non serve sottolineare che, così, è stata delusa la passione della tifoseria, che in Alfredo Aglietti ha trovato un simbolo, e non soltanto per i risultati.

Di Juric ci sarà modo di scrivere e leggere in questi giorni. Di Aglietti, invece, è adesso l'ora di farlo. Il ragazzone toscano che, con il suo passo dinoccolato e le lunghe leve, in campo, fece arrabbiare e poi gioire il popolo dell'Hellas, alla fine degli anni '90. Era Olivia per tutti, a quei tempi. Se ne va da Braccio di Ferro.

Ha fatto un miracolo, rivitalizzando una squadra spenta e finita. Le ha dato identità e cuore. Giocatori che erano divenuti assurdamente degli oggetti misteriosi, su tutti Samuel Di Carmine e Karim Laribi, si sono trasformati in trascinatori.

Cesare Prandelli, il maestro di Aglio, sarà stato orgoglioso del gioco espresso dall'Hellas del suo allievo. C'è un momento che ci fa capire quanto quest'uomo "senta" il Verona: l'abbraccio a Di Carmine alla fine della partita del trionfo con il Cittadella.

Le lacrime sono lì, che spingono per sgorgare dagli occhi di Alfredo. Non è stato solamente calcio, questa storia bellissima con l'Hellas. Questa è la nostra vita.

Dunque, con i versi immortali di Walt Whitman, cantiamo Aglio così.

"O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è terminato;

la nave ha superato ogni ostacolo, l'ambìto premio è conquistato;

vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta,

mentre gli occhi seguono l'invitto scafo, la nave arcigna e intrepida".

Per sempre gialloblù.

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