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HELLAS SCONFITTO A PADOVA 2-1: BEFFA AL 94′

Raimondi gela i gialloblù passati in vantaggio con Hallfredsson ma autori di una gara sottotono

Redazione Hellas1903

Il Verona conosce la sua prima sconfitta a Padova. Così come i gialloblù avevano esultato nel finale col Bari grazie alla rete di Bojinov, Raimondi centra il gol vittoria al 94’ con l’arbitro già col fischietto in bocca.

L’Hellas, sottotono, attacca e colpisce subito, poi si chiude, arretra, e viene punito in un finale giocato a viso aperto, che stavolta sorride all’avversario.

Partenza-razzo dell’Hellas che con Cacia sfiora il gol: il colpo di testa da calcio d’angolo è tolto dal sette da Silvestri. Nuovo corner e stavolta il portiere patavino nulla può sulla staffilata rasoterra al volo di Emil Hallfredsson al 7'. Grande gol e 1-0 coi 2000 tifosi che esultano all'Euganeo.

Sembra tutto facile, il Padova è tramortito, non reagisce, i gialloblù fanno gioco. Sbagliano, però, nel non cercare a fondo di dare una mazzata alla gara e arretrano a difendere, in scioltezza, per una ventina di minuti.

Questo dà coraggio ai padroni di casa, che, con Viviani ad ispirare e Farias e Cutolo, si rendono pericolosi e lanciano segnali di vita. Cacia non riceve più un pallone (un solo altro tiro deviato), Gomez sparisce, Rivas quasi. Allora, Farias trafigge Rafael, dopo che Cutolo lo aveva impegnato in angolo. E’ il 34’ quando il brasiliano si gira in area e dai 12 metri calcia piano e preciso fino nell’angolino destro.

Nel secondo tempo la solfa cambia poco, col Verona che parte ancora bloccato nella sua metà campo. Carrozza, inserito al posto di Rivas, dà una scossa ai suoi  con un paio di scorribande sulla sinistra. Nella prima impegna Silvestri e nell’altra fa partire un tiro-cross che sfiora l’incrocio.

Granoche fa vedere che esiste con una conclusione deviata in angolo. Pea spunta la squadra togliendo Cutolo e poi, suo malgrado, Farias per infortunio muscolare.

Fuori i due pericoli, provi a vincerla, pensi, e invece vedi scaldarsi Abbate. Che entra al posto del migliore del Verona, Hallfredsson. Gli allenatori sembrano fare a gara a chi fa il cambio più cervellotico

Ancora Padova che attacca, ecco lo scatto di orgoglio di Mandorlini che mette Bojinov vicino a Cacia, con Carrozza e Gomez esterni. 4-2-4 e all’arrembaggio. Ma c’è poco Verona, che pur con Carrozza è insidioso.

Sembra finita. Fino alla giocata di Raimondi che supera Moras sul fondo come un birillo, evita Abbate e infila l’angolino lontano.

Andrea Spiazzi

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