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I direttori sportivi sono importanti

Il caso Gibellini, Mandorlini e le decisioni di Martinelli

Redazione Hellas1903

Siamo arrivati a metà aprile, il Verona è in piena corsa per la promozione in A, la squadra (appena arrivata dalla Lega Pro, ricordiamocelo...) è la sorpresa della B. Andrea Mandorlini ha fatto un lavoro straordinario, dopo averla trascinata tra i cadetti. L'uomo che i tifosi idolatrano è lui, leader di un gruppo che ha forgiato a sua immagine e somiglianza.Nel frattempo, da via Torricelli, nessuna nuova sul rinnovo del contratto in scadenza di Mauro Gibellini. Il direttore sportivo, da ormai più di un anno, è in conflitto con Mandorlini. O meglio: è Mandorlini che non gradisce il Gibo come responsabile dell'area di mercato. Punti di vista differenti su scelte e movimenti. Idee del calcio diverse, diciamo così.Io ci andrei piano con le contrapposizioni manichee: uno è il bene, l'altro è il male. Da opposti angoli, i due hanno spinto il Verona fin dov'è. La convinzione che ho è che, se fossero stati più vicini, l'Hellas avrebbe dei punti in più, perché dalla collaborazione acuta e mirata tra uomini di pallone viene sempre qualcosa di buono.Ora spetta a Giovanni Martinelli decidere quel che c'è da fare. Mandorlini ha firmato un accordo col Verona fino al 30 giugno 2014. Non è un mistero che, da parte sua, di Gibellini non si voglia neppure sentire il nome. Il presidente cos'ha intenzione di fare? Sia in caso di A che di permanenza in B, il calcio necessita di programmazione sul breve, sul medio e sul lungo termine.I direttori sportivi sono importanti. Quindi, se Martinelli ritiene di non aver più bisogno di Gibellini, che ha costruito la squadra della promozione in B e che ha posto le basi per quella che cerca di salire ancora più in alto, lo dica chiaramente. Altrimenti, lo confermi. Stia bene attento, il presidente, a quel che gli suggeriscono i consiglieri di cui si circonda. Tutti in buona fede? Mah, il dubbio rimane.Matteo Fontana

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