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Il futuro di un figlio d’arte: così nel Verona prende quota Terracciano junior

Suo padre è Antonio, gialloblù negli anni '80, Filippo ha colpito Juric per mezzi e qualità

Redazione Hellas1903

Tutti si ricordano di suo padre Antonio, di fatto "diciassettesimo" del Verona dello Scudetto, anche se non giocò in quella stagione.

Poi Terracciano ha raccolto 30 presenze nell'Hellas, passando nell'autunno del 1989 alla Triestina, squadra in cui è rimasto a lungo.

Suo figlio Filippo è uno dei talenti che meglio promettono nel Verona. Ha colpito Ivan Juric per atletismo, qualità e polivalenza. Un centrocampista completo, pronto a fare un salto in avanti.

Terracciano junior, già chiamato più volte nelle selezioni giovanili dell'Italia, gioca nell'Under 17, ma Juric l'ha portato subito nell'Hellas dei "grandi", senza aspettare il transito in Primavera. D'altro canto, il tecnico di Spalato è abituato a dare fiducia ai ragazzi anche se sono dei giovanissimi. Per conferma, si badi a quanto avvenuto al Genoa con Pietro Pellegri, Cristian Romero e, ovviamente, Eddie Salcedo. A Verona, Max Kumbulla è una testimonianza chiara della linea di pensiero di Juric. Ossia: la carta d'identità viene sempre dopo il talento. La "gerontocrazia", in campo, non ha alcun titolo per pesare.

Terracciano sta facendo passi in avanti in queste settimane di preparazione. È presto per dire se potrà avere spazio nella lunga volata finale del campionato, se avrà modo di debuttare già in questa stagione.

Di sicuro, però, a diciassette anni compiuti da pochi mesi (è nato nel 2003), il futuro lo aspetta.

M.F.

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