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Il punto tecnico, come ha giocato l’Udinese di Cioffi

Il punto tecnico, come ha giocato l’Udinese di Cioffi - immagine 1

Il modo di interpretare la gara dell'allenatore toscano, prossimo all'accordo col Verona

Michele Tossani

L’arrivo di Gabriele Cioffi al posto di Luca Gotti non ha cambiato l’assetto tattico di partenza dell’Udinese. Il sistema base dei friulani è infatti rimasto il 3-5-2. A cambiare è stata però l’idea di gioco, con una compagine bianconera più verticale e offensiva. La squadra ha costruito in maniera diretta cercando di portare palla il prima possibile nell’altra metà campo.  Quando gli avversari non venivano a prenderla alta, l’Udinese provava anche una costruzione più ragionata ma mai esasperata e sempre al fine di trasmettere palla in avanti non appena possibile.

Nella fase di risalita del campo sono stati importanti i due quinti (Molina a destra e Udogie a sinistra) che si sono dimostrati fra i migliori interpreti del ruolo in questo campionato, anche per la loro capacità di garantire ampiezza al possesso palla friulano.

La lateralità è stata molto ricercata dagli uomini di Cioffi, soprattutto in zona di rifinitura. Proprio nella trequarti offensiva si trovavano ad operare due dei migliori elementi a disposizione del tecnico toscano, vale a dire Roberto Pereyra e Gerard Deulofeu.

Il primo svolgeva un lavoro di cucitura e raccordo fra la zona mediana e l’attacco mentre lo spagnolo si è rivelato come una delle sorprese positive del campionato nell’attacco all’ultima linea ed in fase di realizzazione (13 le reti segnate).

Ad impreziosire ulteriormente il lavoro offensivo di una squadra che è arrivata a fine campionato con un bottino totale di 61 reti realizzate (più di Roma, Fiorentina e Juventus e 40 sono state realizzate sotto la gestione del tecnico toscano) è stato Beto. Il centravanti portoghese consentiva alla squadra di scavalcare il centrocampo per andare poi a giocare sulla seconda palla in zone avanzate, facendosi trovare pronto anche in fase di conclusione (11 gol).

In fase difensiva l’Udinese di Cioffi non ha effettuato molte fasi di pressing avanzato, preferendo difendersi più in basso per creare campo da attaccare alle spalle della linea difensiva avversaria. L’obiettivo primario in non possesso era di veicolare il flusso di gioco dei rivali verso le zone esterne, dove poi far partire l’aggressione.

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