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Il Verona torna a splendere, 3 a 1 al Pescara nel gelo di un Bentegodi riscaldato dai tifosi

Grande prova dei gialloblù. In gol Danzi e Di Carmine, poi un'autorete di Del Grosso e Mancuso. Setti contestato

Andrea Spiazzi

E’ gran Verona nel gelido lunedì sera del Bentegodi. I gialloblù vincono e convincono col Pescara nella gara che doveva dare continuità dopo il blitz di Benevento. Così è stato e l’Hellas può ora dirsi fuori per davvero dal periodo buio di qualche settimana fa. Salgono a 25 punti, i gialloblù, agguantando il Cittadella al quinto posto ma a sole due lunghezze dal Brescia secondo.

Finisce 3-1 con il primo gol di Danzi, un rigore di Di Carmine e un’autorete di Del Grosso. Buona per la bandiera la rete di Mancuso. L’Hellas costruisce il successo sulle ali di un centrocampo tutto dinamismo e geometria, con una tenuta difensiva decisiva in molti momenti, con un bravo portiere e con un attacco che con Lee diventa impetuoso nel proporsi anche se non sempre preciso. Tutto ciò a fronte di un avversario per nulla arrendevole che ha ribattuto colpo su colpo alle iniziative gialloblù ma che non è stato lucido sotto-porta e meno ancora in retroguardia.

FORMAZIONI

Grosso schiera una difesa inedita con Ragusa terzino destro, poi Marrone e Dawidowicz in mezzo ed Empereur a sinistra. Tre i centrocampisti: Danzi, Gustafson e Zaccagni. Il tridente è quello di Benevento: Matos, Di Carmine e Lee.

4-3-3 del Pescara: Kastrati in porta, dietro ci sono Balzano, Gravillon, Scognamiglio e Del Grosso, in mezzo al campo Machin, Brugman e Memushaj, in avanti Marras, Monachello e Mancuso.

Arbitra Minelli di Varese, 9.346 gli spettatori, serata gelida al Bentegodi

PRIMO TEMPO, RITMI ALTI

Dopo due minuti Silvestri si supera su Mancuso dopo un disimpegno sbagliato tra lui e la difesa. Il ritmi sono alti da subito, Mancuso taglia sul filo del fuorigioco al 6’ e Silvestri esce in presa. Il Pescara, poi, in tenuta formato evidenziatore arancione, si mette dietro e parte il giro palla del Verona alla ricerca del varco.

CONTESTAZIONE A SETTI

Al 10’ la Curva Sud e gli altri settori dello stadio alzano un cartello giallo con la scritta in blu “Buffone” all’indirizzo del presidente Setti, con cori di contestazione durante i quali il Verona, in contropiede, ha una grande occasione per passare. Matos fa viaggiare Lee che ha strada libera e si presenta davanti a Kastrati che salva tutto in uscita.

DANZI! 1 A 0 VERONA

L’Hellas passa al 15’ quando Danzi servito da Di Carmine dal limite scaglia un diagonale sinistro rasoterra preciso che sbatte sul palo interno ed entra in porta. Gioia grande per il giovane veronese al suo primo gol tra i professionisti.

La partita è bella, il Verona insiste, gli ospiti tentano la reazione con un colpo di testa fuori di Monachello, poco prima Marrone prende un giallo. Dawidowicz è uno spazzaneve assistito da Marrone, Ragusa tiene il punto con personalità da terzino, ma il pericolo è sempre in agguato anche perché il Pescara si alza di venti metri. Zaccagni

spreca un contropiede sbagliando il pasaggio, gli abruzzesi ripartono e Silvestri è attento su Mancuso al 29’. Velocissimo Marras va sul fondo a destra al 33’ e serve Monachello che in corsa batte alto al volo da pochi metri.

L’Hellas difetta negli ultimi venti metri faticando a trovare il passaggio giusto per Di Carmine. Gustafson è il secondo ammonito al 35’. Lo segue Scognamiglio che butta giù Zaccagni partito in velocità.

 

RIGORE E DI CARMINE-GOL! 2 A 0 VERONA

 

Una grande azione tra Zaccagni e Di Carmine procura al Verona un sacrosanto rigore al 39’. Il centrocampista si invola, serve il numero 10 che di tacco chiude il triangolo. Su Zaccagni lanciato in porta irrompe Gravillon. Dal dischetto Di Carmine spiazza Kastrati.

Due minuti dopo Monachello ha la palla gol più nitida ma, su cross di Balzano, di testa mette sul fondo.

Grande manovra ancora tra Zaccagni e Di Carmine al 44’ con un doppio triangolo in area, Kastrati evita il terzo gol.

 

SECONDO TEMPO, E’ SUBITO GOL: 3 A 0

 

Il Verona parte senza arretrare il baricentro con Zaccagni ancora pericoloso. Al 5’ l’Hellas confeziona un’altra azione meravigliosa. Matos apre a sinistra dove corre Lee che serve Zaccagni in sovrapposizione. L’assist è per Di Carmine, l’affannato Del Grosso che va di rincorsa vuole anticiparlo ma la spara nella sua porta. Il Pescara accusa il colpo, al limite del mortale, del 3-0, si sbilancia e i gialloblù hanno varchi per affondare il coltello ma non li sfrutta. Nel frattempo continua il duello tra Silvestri e Monachello che al 15’ ferma un colpo di testa dell’attaccante.

 

MANCUSO ACCORCIA, INFORTUNIO A RAGUSA

 

E’ il 22’ e da qualche minuto il Verona è in calo di concentrazione con alcuni palloni mal gestiti sulla trequarti. Il Pescara ne approfitta e Mancuso timbra l’1 a 3 sfruttando un assist di Machin e calciando nel sette dall’interno dell’area piccola.

Nell’azione Ragusa rimane a terra e viene sostituito da Almici uscendo con la caviglia dolorante.

Al 26’ Lee entra in area, supera un avversario con un sombrero e viene bloccato da Kastrati in uscita, per tutti è rigore ma non per l’arbitro Minelli. Il Pescara insiste, l’Hellas fa scudo dietro con solidità. Esce Danzi, applaudito, al 31’. Dentro Laribi, con l’assetto che resta ultra offensivo. Dentro Henderson per Zaccagni al 40’. Il Pescara generosamente si batte ma le energie calano. Al terzo di recupero Laribi mette un assist per Di Carmine che si allunga ma coglie un palo clamoroso.

 

Il Verona festeggia una vittoria pesante contro una diretta concorrente per la promozione, come otto giorni fa a Benevento. E lo fa con una determinazione, dal primo all’ultimo minuto, incoraggiante per le gare a venire.

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