MONTIPÒ 6,5
gazzanet
Pagelle, Barak angelo biondo, Tameze alla Kanté, Caprari vola
Veloso e Lazovic, classe e idee. Gunter torre di controllo. Kalinic entra bene
Torna a giocare dopo essersi negativizzato. Ordinato, sempre puntuale nelle uscite, e la cosa pesa tanto soprattutto quando il Sassuolo va all’assalto.
CASALE 6,5
Altra prestazione di sostanza. Se è l’oggetto del desiderio di tanti grandi club (ma il Verona non ha intenzione di cederlo nel mercato invernale) un motivo c’è e al Mapei Stadium lo ribadisce.
GUNTER 6,5
Segnerebbe pure, ma la Var, correttamente, gli cancella il gol per un evidente fuorigioco. Il suo mestiere è quello del difensore e bene lo fa. Regge il timone nelle fasi complicatissime in cui il Verona indietreggia, è una torre di controllo.
CECCHERINI 6
Attento per un tempo, dopo il Sassuolo alza i giri con le (fortissime) punte che ha. Non è al meglio e chiede a lungo il cambio, uscendo nel finale di partita.
DEPAOLI 6,5
Parte di nuovo dall’inizio. Interpreta bene il ruolo, fa valere il fisico. Rulla sulla destra lasciando pochi spazi agli avversari: è già dentro il sistema dell’Hellas.
TAMEZE 8
Indispensabile. Con la Salernitana ha fatto discutere la sua assenza dal via, l’ingresso a 5 ‘ dalla fine. È per il Verona quello che, nel Chelsea e nella Francia, rappresenta un campione che si chiama N’Golo Kanté. La superficie della Terra è coperta dall’acqua per il 70%. In tutto quel che resta c’è Tameze.
VELOSO 7
Eccolo, il Professore. Fulcro dell’azione del Verona, micidiale nel tratteggiare calci d’angolo, acuto in tutte le idee. Grande esperienza, tanta classe.
LAZOVIC 7
Sempre acceso, tra dribbling, colpi d’artista, accelerazioni che mandano in crisi la difesa del Sassuolo. Sulla sua corsia l’Hellas ha mordente e idee continue. Conferma di essere in eccellente condizione.
BARAK 9
L’angelo biondo vola altissimo. Di nuovo titolare, superati i problemi fisici che l’hanno rallentato. Tre gol, un assist, una prova imponente per efficacia e intelligenza tattica. Ora, per i pochi che potessero dubitarne, si capisce quanto sia mancato.
CAPRARI 7,5
Nel primo tempo non lo prendono mai. Al di là del gol, firmato con una diagonale piazzato con il calibro, non spreca un pallone. Arriva a quota 7 marcature in questo campionato. Gestisce bene il gioco anche nel momento in cui il Verona deve soffrire
SIMEONE 6,5
Si batte con furia, gli sfugge il gol, che non arriva dal 12 dicembre. Ci va vicino, gli scappa per poco. Al solito, generoso e fondamentale in copertura: lavoro determinante, il suo, per dare equilibrio alla carica del Verona.
LASAGNA 6
Non ha molte occasioni per scattare in contropiede, ma si rende utile come riferimento veloce davanti.
FARAONI 6
Anche lui torna dopo essersi fermato per il Covid. Si vede che è a secco di allenamenti, però si fa sentire.
BESSA 6
Non si smarrisce nel finale.
COPPOLA 6
Debutto in A: concentrato e coraggioso.
KALINIC 6,5
Entra bene, in pochi minuti aiuta il Verona a recuperare metri e a tenere lontano il Sassuolo. Il passaggio che spinge Barak al 4-2 è un pezzo di bravura da attaccante di qualità superiore.
TUDOR 7,5
Per 45’ il Verona sembra l’Unione Sovietica e la Dinamo Kiev di Valeri Lobanovski: una macchina che gioca un calcio avveniristico, debordante sul piano fisico, con uomini che si muovono secondo meccanismi robotici. Dopo c’è da battagliare, perché neppure dei replicanti potrebbero tenere certi ritmi. Grande partita, grande vittoria, grande Verona.
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