- NEWS
- INVITATO SPECIALE
- VISTO DA NOI
- MERCATO
- SONDAGGI
- GIOVANILI
- STORIE
- VIDEO
- Redazione
news
L'era
di Maurizio Setti è iniziata. Stamattina l'imprenditore carpigiano, a tutti gli effetti il nuovo proprietario del Verona, si
è presentato alla stampa accompagnato dal nuovo Direttore Sportivo Sean
Sogliano e da Giovanni Martinelli. La conferenza stampa è cominciata con i ringraziamenti
e il saluto di Giovanni Martinelli che ha confermato il passaggio di consegne:
"Ringrazio tutti dell'aiuto e della stima che ho ricevuto in questi anni.
Con Setti mi sono incontrato pochi mesi fa e ci siamo subito trovati in
sintonia perché a tutti e due sta a cuore portare avanti questo progetto. Setti
sarà un presidente che si farà amare dalla gente perché ama il calcio e ama già
l'Hellas. Il progetto va avanti, non si interrompe".Poi
è stata la volta di Maurizio Setti che ha presentato la sua linea programmatica
per i prossimi anni alla guida dell'Hellas Verona.
"Questo,
come diceva Giovanni Martinelli, è il proseguimento di un progetto importante -
ha esordito con fermezza Setti - Dovrò farmi amare scegliendo professionisti
con i quali sia possibile instaurare un serio rapporto di fiducia. Lo scopo
principale è molto semplice: al contrario di molti che hanno paura delle piazze
importanti, per me è uno stimolo per cui dico che voglio portare l'Hellas a
giocarsi le sue chance nei primi posti della classifica. Conosco Verona perché
la frequento per lavoro da molti anni, conosco la passione e la concretezza
della gente. Adoro le sfide e volevo una piazza che potesse darmi soddisfazioni
importanti. C'è una società in città che è in serie A da molti anni alla quale
bisogna cominciare a dare sportivamente un po' di fastidio. C'è da creare un
settore giovanile importante, impensabile comprare sempre campioni, i campioni
bisogna crescerli.
La
mia esperienza a Bologna mi ha fatto capire che nel mondo del calcio ci sono
delle lobby che vogliono svolgere attività parallele a quelle sportive, ma me
questo non interessa, io voglio fare calcio.
Io
e il mio gruppo vogliamo sviluppare strategie calcistiche in grado di
valorizzare il patrimonio del Verona. Sean Sogliano è in grado di fare ciò e lo
avrei già voluto con me da tempo, è un uomo che conosce il calcio e le sue
dinamiche. Il desiderio è quello di mettere professionisti nei posti giusti per
creare una società salda e forte.
Abbiamo
iniziato bene, il mio punto di riferimento è il Barcellona. Loro sono vent'anni
che portano avanti un certo tipo di organizzazione, noi ci proveremo.
Una
cosa importante sarebbe quella di uscire dal provincialismo per andare a
conquistare punti all'interno della Lega.
Tutti
lotteremo con un unico obiettivo: l'Hellas deve essere una squadra che si
faccia rispettare sia sul campo che in Lega.
Non
ho i mezzi di uno sceicco, ma voglio portare avanti una filosofia ben precisa
con degli investimenti mirati, con intelligenza e oculatezza. Scordiamoci gli
investimenti da 20 milioni stile Sampdoria, Torino, Padova e Sassuolo. Entro un
paio d'anni dobbiamo mettere la società a regime, con un bilancio che abbia un
senso.
Una
società di calcio deve avere della figure ben precise, delineate in maniera
netta e strutturata. Se hai una società strutturata hai la facoltà di arrivare
fino alla fine ad essere competitivo. Forse in passato nell'Hellas questa
struttura è mancata. Un mister riesce a lavorare bene se è supportato dalla
società e dalla sua organizzazione".
Alessandro Gentile
© RIPRODUZIONE RISERVATA