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La Lazio piega il Verona nel recupero, Hellas ko al 92′

Getty Images

Un Hellas non irresistibile cade nel finale col gol di Milinkovic

Andrea Spiazzi

Passi indietro rispetto a Cagliari. Certo la Lazio è decisamente un altro avversario ma il Verona fa poco, se non schierare una difesa attenta fino al gol di Milinkovic al 92' e una discreta parte di primo tempo, per aggiudicarsi anche solo un punto coi biancocelesti che festeggiano al Bentegodi la possibilità di continuare a credere alla Champions. Contro la squadra romana concedere l'iniziativa per quasi tutta la gara non può portare lontano, così nel primo tempo è il palo a fermare Immobile, mentre nella ripresa la tenacia dei biancocelesti è premiata quando più brucia per i gialloblù. L'inzuccata del serbo è fatale a due minuti dal triplice fischio.

FORMAZIONI

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Dimarco; Faraoni, Sturaro, Veloso, Lazović; Baràk, Zaccagni; Lasagna

LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Akpa-Akpro, Milinković-Savić, Leiva, Luis Alberto, Fares; Caicedo, Immobile

Giornata piovosa, Paro e Farris sostituiscono Juric (squalificato) e Inzaghi che ha il Covid. Arbitra Chiffi.

PRIMO TEMPO, LAZIO PERICOLOSA, IL VERONA RISPONDE

I primi minuti sono della Lazio che crea qualche grattacapo con Milinković. Sotto la pioggia il Verona si risolleva e piazza alcune accelerate con Zaccagni e Barak. Dawidowicz chiude all'ultimo su Luis Alberto al 18'. Magnani rischia di combinare un pasticcio toccando all'indietro per Silvestri che non è rapido nel rinvio e calcia addosso a Caicedo, l'attaccante ruba palla ma toccando con un braccio.

PALO DI IMMOBILE. Al 23' Lazio vicinissima al vantaggio. Magnani viene sovrastato sulla trequarti da Caicedo che allunga per Immobile spostato a destra, dove Dimarco è assente e Dawidowicz non ci arriva. Immobile col destro, dal limite, centra il palo opposto con un tiro violento.

Zaccagni fatica su Marusic che lo chiude anche al 26' dopo una buona azione iniziata da Barak.

Paro chiama il Verona al pressing alto. Da corner al 33' prima Dawidowicz poi Magnani sfiorano la palla senza arrivarci.

OCCASIONE VERONA. Lazovic, pescato in corsa da Dimarco al 35' va verso il fondo e cerca Faraoni che però è in ritardo. Dietro, Lasagna era piazzato per ricevere il pallone. "Scelta sbagliata" commenterà il serbo su Dazn.

Akpa-Akpro salva due volte all'ultimo prima su Zaccagni poi su Faraoni.

La partita è aperta dopo un primo tempo a metà con gli ospiti più pericolosi nella prima parte e il Verona nella seconda.

SECONDO TEMPO, LA LAZIO PREME E VINCE NEL RECUPERO

La Lazio segna subito con un'azione personale di Caicedo che però superando Magnani colpisce col braccio il volto del difensore. Chiffi rivede e giustamente annulla ammonendo l'attaccante. La panchina della Lazio ha il coraggio di protestare, ce ne vuole parecchio.

Gli ospiti dominano in avvio, Leiva calcia alto dal limite. Il Verona non riesce a reagire. Paro manda in campo Ilic per Veloso al 69', Farris Muriqi al posto di Caicedo. L'Hellas dà un segnale al 71' quando Lasagna (unico a provarci in avanti) parte, serve zaccagni che viene chiuso sul fondo. Luis Alberto, dopo l'ennesima protesta, si prende un giusto giallo.

Bessa e Ceccherini sostituiscono Zaccagni e Dimarco mentre Lulic e Pereira prendono il posto di Fares e Luis Alberto.

Il copione non varia, la Lazio arriva in area più volte, il Verona si copre e lancia lungo per Lasagna che è sfinito. Parolo entra per Akpa-Akpro ed Escalante per Leiva.

Risponde Paro: Salcedo e Kalinic prendono il posto di Barak e Lasagna all'86'.

Kalinic dà respiro conducendo un contropiede che porta a un corner all'88'. Ma il centrocampo è della Lazio che riesce quasi sempre nell'anticipo sulle seconde palle. Sturaro è bravo in alcuni recuperi, ma non basta. Chiffi, ottimo arbitro, assegna 4 minuti di recupero.

MILINKOVIC A SEGNO, VERONA KO

La beffa, peraltro annunciata vista la troppa iniziativa lasciata alla Lazio, arriva per il Verona nel secondo minuto di recupero. Dalla trequarti arriva un cross su punizione su cui Magnani liscia e Milinkovic no.

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