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LA SQUADRA PER CUI TIFIAMO

  Cos’è Verona? Certo, l’Hellas, direte voi, e non smentisco, ma confermo con ampi cenni di assenso. Un simbolo, già, di questa città che è un po’ provincia un po’ voglia di essere grande....

Redazione Hellas1903

 

Cos’è Verona? Certo, l’Hellas, direte voi, e non smentisco, ma confermo con ampi cenni di assenso. Un simbolo, già, di questa città che è un po’ provincia un po’ voglia di essere grande. Emblemi, come altri ce ne sono.  Confesso: il calcio è la mia passione e, finché potrò, vivrò scrivendone, e si vedrà. Ma ci sono discorsi più complicati che valgono, contano di più.

 

Molti lettori di questo sito sono assunti dalla Riva Acciaio. Da due settimane non possono lavorare, bloccati dalle stranezze della burocrazia, dalle idee della magistratura, dalla nefandezze della politica e dalle pensate dell’imprenditoria. Non mi perdo nelle parole di Simone Weil, quelle sul senso della condizione proletaria, perché non è la filosofia che dà da mangiare. Ma operaio, per famiglia, sono anch’io, e mi si permetta di dire che, prima del pallone, viene altro.

 

Ho trovato commovente, nel suo schietto realismo, col Sassuolo, lo striscione comparso nel settore di tribuna Est del Bentegodi. Quello con cui si rivendicava la propria essenza: gente che si impegna ogni giorno per portare avanti una vita, una famiglia, perché così ci si nasce.

 

Un simbolo, si diceva. Di questa città, lo è Hellas. Lo sono, però, tutti i ragazzi della Riva, e ancor di più, ebbene sì. E chiunque sia disoccupato, cassintegrato, in questo presunto, ex grande Nord Est in cui governano le bocche ampie, i poltronari, i fu pseudo-rivoluzionari crapuloni del nulla che brindano a champagne, è più importante di qualsiasi punto in classifica.

 

Cosa vorremmo? Un incontro tra due forze di Verona. L’Hellas che esprime un appoggio a chi, per le strade, chiede soltanto il riconoscimento del diritto al lavoro. Nulla ce ne importa (accipicchia, abbiate pietà di noi!) della Nike, né del business e degli incassi tv: il gialloblù, da queste parti, è il colore del popolo, di chi sta sulla piazza. Se ne ricordi chi di dovere, e agisca di conseguenza.

 

Sottoscriviamo il canto tifoso: di questa partita (Torino, Livorno, Bologna? Avanti che vada!) non ce ne frega un… Completate voi la frase. Verona non è soltanto pallone. L’Hellas è la descrizione di un attimo che ci unisce.  Salviamoci dall’odio e dal potere.

 

Tenete duro, cuori gialloblù che volete soltanto tornare a lavorare, e pensare al futuro. Siamo con voi, che siete la squadra per cui tiferemo sempre, quella che incitiamo. Siete Verona. Raggiungerete il vostro traguardo.  E tutto questo sarà più importante di un colpo di testa di Toni, di una parata di Rafael o di un qualsiasi contratto della tv via satellite.

 

MATTEO FONTANA

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