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Le ambizioni del nuovo Verona

Setti, Sogliano, Dibrogni: tutte le prospettive del prossimo Hellas

Redazione Hellas1903

Maurizio Setti presidente. Sean Sogliano direttore sportivo. Segretario generale Massimiliano Dibrogni. E non finisce qui. Il nuovo Verona è già nato. D'accordo, Setti deve ancora ufficializzare il suo ingresso in società, come azionista di maggioranza. Ma le parole di Sogliano, ieri, durante la conferenza stampa di presentazione ("Sono stato chiamato da Setti") valgono come un annuncio anticipato e un chiarimento.Sarà, il prossimo Hellas, ambizioso, e tanto. I risultati ottenuti in questi anni hanno ridato lustro e fiducia al club, che si era perso nei meandri non solo delle disavventure in serie C, ma anche in stagioni anonime in B, chiuse con l'epilogo, a guardar bene inevitabile, della retrocessione.Con Setti si aggrega un gruppo giovane e rampante. Sogliano è tra i ds emergenti più stimati d'Italia. La sua ascesa è stata rallentata a Palermo, ma gli scontri con Maurizio Zamparini sono all'ordine del giorno per chiunque, sulla scena pallonara. In Sicilia tutti gli addetti ai lavori riconoscono la bontà dell'operato di Sogliano, e questa è già una certificazione di qualità più che sufficiente.Dibrogni, uomo che si sa muovere nelle stanze del famoso-famigerato Palazzo, di sicuro, da ottimo tessitore di rapporti, consentirà al Verona di essere più "pesante" in determinati corridoi. E magari non si vedranno più obbrobri come il rigore non dato da Davide Massa contro il Varese. Perché, in questo paese, va così: se sai interloquire nei posti giusti e nei momenti giusti, è più probabile che le tue ragioni vengano ascoltate. Punto.Aspetto tecnico: al via con Andrea Mandorlini, con paletti che Sogliano ha già piantato. Ossia: ognuno ai propri posti, rispetto delle competenze. Il direttore sportivo parla con l'allenatore, coi giocatori, entra nello spogliatoio e rompe i cosiddetti a tutti. Allenatore compreso. Un messaggio neanche troppo cifrato dopo le baruffe e la situazione che si era creata tra Mandorlini e Mauro Gibellini, colpevolmente lasciata naufragare da Giovanni Martinelli, con l'effetto che il Verona ci ha rimediato una brutta figura.La squadra: i primi nomi iniziano a circolare. Chibsah, centrocampista ghanese della Juventus, un giovane di straordinari orizzonti, assicurano gli esperti di calcio giovanile. Pesoli e Crespo, difensori poliedrici che sono investimenti sicuri per la serie B. Mandorlini chiede Sforzini e Paulinho, due big. Hallfredsson è il pezzo da novanta più indicato per essere ceduto. Gli altri rimarranno, salvo offerte irrinunciabili.Il Verona 2012-2013 comincia a nascere. Tenetevi forte.Matteo Fontana

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