gazzanet

Le “bombe” di Juric e i silenzi di Setti. Cui prodest?

Getty Images

Proprietà, ds e allenatore hanno trovato una formula magica, perchè rischiare di rovinare tutto?

Andrea Spiazzi

Ha fatto più notizia l'ennesimo sbotto di Ivan Juric dopo Verona-Torino che la partita, del resto quasi priva di appeal tranne che per i granata.

Il ritornello del tecnico croato è sempre lo stesso e si ripete da quasi un anno, ormai. Non ci sente Setti, che i suoi sforzi sostiene di averli fatti, ad alzare il livello degli obbiettivi, investendo ulteriormente, non ci sente Juric che insiste nel dire, di fatto, che si fa troppo poco, che così ci si appiattisce e che rivendica il suo operato che tanta fortuna ha portato al club.

Veniamo ad alcuni dati di fatto inconfutabili del Verona degli ultimi anni.

Dopo la cura Fusco, indispensabile per non fallire (sì, esattamente fallire) ma purtroppo inevitabilmente lacunosa per la A data la mancanza di denaro per costruire una squadra competitiva per la salvezza è arrivato il miracolo promozione ai playoff.

Con D'Amico e Juric è accaduto qualcosa di straordinario e mai avvenuto a Verona: non solo risultati sportivi sorprendenti, ma plusvalenze gigantesche rispetto allo storico delle casse gialloblù. Setti, che è imprenditore, visto ciò dovrebbe blindare i due, e il corposo contratto a Juric (il più oneroso per un allenatore dell'Hellas) e la fiducia totale nel ds stanno a dimostrare che l'intento sia questo.

Ma, al solito, quando tutto va a meraviglia, il diavolo ci mette lo zampino. Ecco allora che il focoso carattere del mister di Spalato, che cerca di contenersi ma poi sbotta, rischia di rovinare una macchina perfetta. Rischia, ma si può essere abbastanza ottimisti che ciò non accada. Il perchè è in queste ragioni: Juric e D'Amico vogliono restare a Verona, si trovano a meraviglia e pur ogni tanto scazzottandosi hanno capito che assieme funzionano. Il ds, poi, fa un lavoro di "contenimento" su Ivan, in marcatura a uomo con pressing asfissiante. Ivan ha talento e ogni tanto sfugge e sbotta. Del resto è uomo libero e qui sa che poi trova, almeno finora, perdono. Le sue grida, che hanno il torto di uscire dalle mura dove dovrebbero restare, hanno questo obbiettivo: "Presidente, investa di più, proviamo a costruire qualcosa di più che la salvezza".

Intendiamoci, non è un modus operandi idoneo, cosìnon può funzionare. Juric rischia di stufare la piazza, che lecitamente può pensare che voglia andarsene, e pure il capo. Che, attenzione, non è esente da errori. Perchè, infatti, non parlare più spesso? Perchè dare adito a mille interpretazioni e al chiacchiericcio di molta stampa alla quale certo nulla importa del futuro di questo Hellas? Ci sarà pure un modo di spiegare come stanno le cose, di intervenire, di esprimere la propria soddisfazione, o insoddisfazione, e non basta farlo una volta all'anno. Crediamo, e speriamo vivamente che questo avverrà molto presto. Il campionato finisce tra due settimane.

Dalle notizie che abbiamo Setti non farà sforzi eccessivi. Con Lasagna e Kalinic ha investito, poi ci sono tra i 10 e i 13 milioni di riscatti obbligatori. Il calcio, inoltre, rischia di implodere e di investire con eccessivo rischio d'impresa non pare proprio il momento. Juric, che chiederà di riscattare qualcuno, dovrà prima aspettare le cessioni, ad esempio, di Zaccagni e Silvestri. Dovrà fidarsi del fiuto, finora eccellente, di Tony D'Amico. Una ricetta che, seppur non dà certezze (ma chi ce le ha? Vedi Parma e il flop di molte milionarie) ha finora funzionato alla grande.

Di certo sarà necessario, una volta chiariti budget e obbiettivi, trovare e mantenere la serenità per ripartire, e la grinta necessaria, la benzina indispensabile per Juric, che deve sempre sentire l'"odore del sangue" per scatenare il suo genio tecnico. Anche perchè, con queste premesse e considerando il caos nel mondo del pallone, bisogna non scordare mai che per il Verona il miracolo si chiama sempre la permanenza in A, con, possibilmente, ogni anno qualche certezza e solidità in più. Chiedere oltre sembra davvero fuori dalla realtà.

tutte le notizie di