RAFAEL 6 – Il Grosseto rinuncia in
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LE PAGELLE: CACIA TERMINATOR, MARTINHO MOTO PERPETUO
Sottotono Crespo, Moras di granito
partenza all’idea di mettergli addosso la minima pressione. Svolazza a vuoto su
un pallone vagante nel secondo tempo, quando viene anche graziato da Lupoli e
Sforzini. Giornata tranquilla ma non troppo, palo di Lanzafame in pieno garbage time compreso.
CRESPO 5,5 – Non esattamente un terzino
di spinta, anche se la sua storia professionale dice il contrario. Non sale mai
e, essere franchi, non è che sia esattamente una sicurezza in fase difensiva.
Rimandatura obbligata.MORAS 6,5 – Imbriglia Sforzini,
sovrastandolo sul piano della tecnica. Ma con il passare dei minuti si fa più
trasparente e deve ringraziare il pivottone del Grosseto che, con maggior
libertà, sbaglia un gol fatto. Ma se non ci fosse il Verona correrebbe il doppio dei pericoli.MAIETTA 6 –Accende il Bentegodi con una
fuga in avanti delle sue. Il Grosseto gli fa per molto tempo soltanto il
solletico e deve preoccuparsi più che altro di non scivolare in qualche sbavatura. A fine gara si fa prendere dalla furia per un parapiglia verbale con Delvecchio: Bordin e Moras evitano guai peggiori.CACCIATORE 6 - Parte da terzino sinistro,
finisce da diga davanti alla difesa, a centrocampo. Partita onesta, diligente, con tanta sostanza. Uomo di quantità.LANER 6 - Dà nerbo e sostanza nei
momenti essenziali della partita, soprattutto quando il Verona rischia di
cadere nel solito vizio di abbassarsi troppo. Falegname di centrocampo.JORGINHO 6 - Tiene in mano le redini del
gioco, e sarebbe bello vederlo giocare a briglia maggiormente sciolta. Mandorlini lo sposta a fare il mezzo sinistro nell'ultima parte della gara: si adegua da buon soldato, però dà semore di più quando fa il playmaker.MARTINHO 6,5 –
La spada
che affetta la difesa del Grosseto è lui. Uomo assist in perenne movimento, di quelli che non si fermano mai e che sono il cuore pulsante di una squadra. Mettilo basso, mettilo alto, l'importante è che non esca mai dal campo.GOMEZ 6 - Una sgroppata iniziale che ricorda
il Juanito dei tempi belli. Poi si incastra ancora all’indietro, con quei
compiti da pseudo mediano che non gli consentono di esprimere tutto l’estro che
ha: liberatelo.CACIA 7,5 – Al primo pallone che gli arriva fa gol. Ordinario, per
uno come lui, che è centravanti nato. Si sbatte senza interruzioni con un’abnegazione
impagabile. Fallisce un’occasionissima, cosa che risulta persino bizzarra, ma
si rifà con il 2-0 che chiude i conti. E fanno sette: stravince il duello a
distanza con Sforzini.
CARROZZA 6 – Frizzante assai, dà ampiezza
al gioco dell’Hellas. Ma sbaglia troppo spesso l’ultimo passaggio e questo lo
limita nella pericolosità e nella capacità di incidere.
GROSSI 6 - Impatta bene sulla partita, pur non brillando. Ma la sua fisicità si fa sentire e anche in ripiegamento aiuta a gestire le tensioni che precedono il gol di Cacia che manda in ghiaccio la partita. COCCO e
ALBERTAZZI ng
MANDORLINI 6,5
– Non incanta,
il Verona, ma vince, e tanto basta per dire che va benissimo così. Per non
scivolare com'era successo a Padova riordina l’Hellas secondo un guardingo 4-1-4-1 a gara in corso. Il gioco è quel che è, ma i risultati sono favorevoli e ci si può accontentare. Almeno per ora.Matteo Fontana
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