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LE PAGELLE: CACIA TERMINATOR, MARTINHO MOTO PERPETUO

Sottotono Crespo, Moras di granito

Redazione Hellas1903

RAFAEL 6 – Il Grosseto rinuncia in

partenza all’idea di mettergli addosso la minima pressione. Svolazza a vuoto su

un pallone vagante nel secondo tempo, quando viene anche graziato da Lupoli e

Sforzini. Giornata tranquilla ma non troppo, palo di Lanzafame in pieno garbage time compreso.

CRESPO 5,5 – Non esattamente un terzino

di spinta, anche se la sua storia professionale dice il contrario. Non sale mai

e, essere franchi, non è che sia esattamente una sicurezza in fase difensiva.

Rimandatura obbligata.MORAS 6,5 – Imbriglia Sforzini,

sovrastandolo sul piano della tecnica. Ma con il passare dei minuti si fa più

trasparente e deve ringraziare il pivottone del Grosseto che, con maggior

libertà, sbaglia un gol fatto. Ma se non ci fosse il Verona correrebbe il doppio dei pericoli.MAIETTA 6 –Accende il Bentegodi con una

fuga in avanti delle sue. Il Grosseto gli fa per molto tempo soltanto il

solletico e deve preoccuparsi più che altro di non scivolare in qualche sbavatura. A fine gara si fa prendere dalla furia per un parapiglia verbale con Delvecchio: Bordin e Moras evitano guai peggiori.CACCIATORE 6 - Parte da terzino sinistro,

finisce da diga davanti alla difesa, a centrocampo. Partita onesta, diligente, con tanta sostanza. Uomo di quantità.LANER 6 - Dà nerbo e sostanza nei

momenti essenziali della partita, soprattutto quando il Verona rischia di

cadere nel solito vizio di abbassarsi troppo. Falegname di centrocampo.JORGINHO 6 - Tiene in mano le redini del

gioco, e sarebbe bello vederlo giocare a briglia maggiormente sciolta. Mandorlini lo sposta a fare il mezzo sinistro nell'ultima parte della gara: si adegua da buon soldato, però dà semore di più quando fa il playmaker.MARTINHO 6,5

La spada

che affetta la difesa del Grosseto è lui.  Uomo assist in perenne movimento, di quelli che non si fermano mai e che sono il cuore pulsante di una squadra. Mettilo basso, mettilo alto, l'importante è che non esca mai dal campo.GOMEZ 6 - Una sgroppata iniziale che ricorda

il Juanito dei tempi belli. Poi si incastra ancora all’indietro, con quei

compiti da pseudo mediano che non gli consentono di esprimere tutto l’estro che

ha: liberatelo.CACIA 7,5 –  Al primo pallone che gli arriva fa gol. Ordinario, per

uno come lui, che è centravanti nato. Si sbatte senza interruzioni con un’abnegazione

impagabile. Fallisce un’occasionissima, cosa che risulta persino bizzarra, ma

si rifà con il 2-0 che chiude i conti. E fanno sette: stravince il duello a

distanza con Sforzini.

CARROZZA 6 – Frizzante assai, dà ampiezza

al gioco dell’Hellas. Ma sbaglia troppo spesso l’ultimo passaggio e questo lo

limita nella pericolosità e nella capacità di incidere.

 

GROSSI 6 - Impatta bene sulla partita, pur non brillando. Ma la sua fisicità si fa sentire e anche in ripiegamento aiuta a gestire le tensioni che precedono il gol di Cacia che manda in ghiaccio la partita. COCCO e

ALBERTAZZI ng

 

MANDORLINI 6,5

– Non incanta,

il Verona, ma vince, e tanto basta per dire che va benissimo così. Per non

scivolare com'era successo a Padova riordina l’Hellas secondo un guardingo 4-1-4-1 a gara in corso. Il gioco è quel che è, ma i risultati sono favorevoli e ci si può accontentare. Almeno per ora.Matteo Fontana

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