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LE PAGELLE, NICO LOPEZ GOLEADOR, TONI COMANDA SEMPRE
Tachtsidis luci e ombre, Ionita inesauribile. Pisano combattente
BENUSSI 6
Non ha mica colpe sui gol che prende il Verona. Prima il rigore di Menez, dopo il pasticcio del sorpasso di Mexes. Tiene la rotta
SALA 6
Ci mette sempre la gamba, spingendo per quanto possibile. Resta spesso basso, quando sale sa come far male al Milan, ma non lo fa spesso.
MORAS 6
Spazza via mille palloni, non sempre con precisione, ma offrendo grande utilità alla causa. Non è in piena forma fisica, ma si fa sentire.
MARQUES 6
Attento e puntuale, è insicuro soltanto sul batti e ribatti che, suo malgrado, conduce al 2-1 del Milan. Esce con un ginocchio ammaccato.
PISANO 6
Combattente da trincea, non soddisferà gli esteti ma il suo è spirito tosto, essenziale per una squadra che rincorre la salvezza.
IONITA 6,5
Mediano puro, mediano vero. A conti fatti, con Sala, è il giocatore di cui più si è sentita la mancanza in questi mesi. Conquista il corretto rigore dell’1-0. E dopo fa scoppiare il contachilometri.
TACHTSIDIS 6
Verticalizza con continuità, ma non sempre con precisione. Bisticcia col pallone sul secondo gol del Milan, ma centra una traversa rumorosa. Intermittente.
HALLFREDSSON 6
Comincia con il turbo, finisce col fiatone. Prende un’ammonizione, appare nervoso, Mandorlini fa bene a toglierlo per evitare problemi.
GOMEZ 5,5
Schiacciato all’indietro, e pure troppo. Non riesce a proporsi, troppo legato a compiti di copertura.
TONI 6,5
E fanno 31 col Verona in A. Gigantesco, è un colosso che regge sulle proprie spalle l’Hellas. Inimitabile, di nuovo e sempre Re Luca.
JANKOVIC 5,5
Sale e si fa notare, ma è ingenuo nell’intervento su Mexes che consente al Milan di impattare. Peccato grave, questo. Dopo si spegne.
RODRIGUEZ 6
Alcune chiusure determinanti.
OBBADI 5,5
Non incide. Gli chiedi geometrie, non ne offre molte.
NICO LOPEZ 7
San Siro è la sua terra eletta: come con l’Inter, piazza la stoccata del pari agli sgoccioli. Cambia ritmo al Verona ed è decisivo.
MANDORLINI 6,5
Il Verona non prendeva punti fuori casa col Milan dal 2000. L’aria era buona per vincere, ma si vede che non è ancora tempo per sbancare San Siro. Ma l’Hellas è ripartito e lui ci ha messo molto del suo.
MATTEO FONTANA
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