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LE PAGELLE, RAFAEL ERRORE E MIRACOLI, JANKOVIC UN TRENO, HALLFREDSSON ASSIST E CORSA

Photo Getty Images

Souprayen convince, Moras-Marquez coppia blindata, Greco okay

Matteo Fontana

RAFAEL 6,5

A pesare sulla valutazione è l'incertezza che consente al tiro, francamente non irresistibile, di Florenzi di tramutarsi nel gol dell'1-1. Un punto in meno, quindi, per una prova, la sua, che nel finale è sbalorditiva. Imponente la parata su Pjanic che evita al Verona una sconfitta a dir poco iniqua, attento anche su Nainggolan.

 

PISANO 6

Compiti di retroguardia, non si fa disarcionare dalla velocità di Gervinho, che imbriglia presto. Non si spinge in avanti ed è meglio così: c'è da tenere chiuso il fortino, sulla corsia di destra, e lo fa con accortezza, non prendendosi rischi.

 

MARQUEZ 6,5

Eccolo qua, il Gran Capitan che, a Verona non si era pressoché mai visto. Chiude ogni spiffero, e se sbaglia rimedia tornando per primo a tamponare. Gioca staccato, rispetto al resto della linea difensiva, come un libero dei tempi andati. Dimensione corretta per permettergli di essere efficiente.

 

MORAS 6,5

Duella con Dzeko e, a gioco lungo, lo disattiva. Prende a più riprese l'ascensore per contendere in alta quota palloni al "lungo" che la Roma ha appena preso per un pacco di milioni dal Manchester City. E gli concede poco più che le briciole.

SOUPRAYEN 6,5

La pregevole sorpresa di giornata. Con il Foggia aveva ben figurato, ma la Roma è un pianeta diverso e per non finire stritolati ci vuole, insieme al temperamento, acume tattico. Dimostra di essere già in sintonia con i ritmi del campionato di Serie A. Consuma ogni energia ed esce sfinito e leggermente ammaccato.

 

SALA 6

Va in chiaroscuro. Le voci di mercato in qualche modo si fanno sentire? Forse che sì, forse che no, ma sarebbe comunque un fatto umano, del tutto naturale. Tuttavia, dopo un primo tempo timido, scioglie le redini nella seconda parte e tenta con buona frequenza l'inserimento.

 

GRECO 6,5

A lui, invece, va assegnato un mezzo punto extra perché, da metodista, mostra segnali di crescita che confortano, a fronte dei dubbi sulla copertura, in rosa, del ruolo, stante il rientro di Viviani che rimane da attendere. Ordinato, lesto nel muoversi sulle traiettorie dei passaggi della Roma, dà alla manovra del Verona buon ordine.

 

HALLFREDSSON 7

Nove assist nel campionato scorso, riprende da dove aveva lasciato. Subito fornisce una biglia magica a Gomez, che sbaglia, alzando la mira. Il servizio con cui libera Jankovic per il gol dell'1-0 è un pezzo di bravura a cui ormai ci si è abituati. E in mezzo fa tanta legna.

 

JANKOVIC 7

Un treno in corsa: si sbatte senza soluzione di continuità, conquista gli applausi del Bentegodi, e mica soltanto per il tocco che manda in orbita l'Hellas. Abnegazione, spirito di sacrificio, dedizione alla causa. Uno Jankovic così è una garanzia per il nuovo Verona.

 

TONI 6

Lo stringono in due, Manolas e Castan, ma Luca rende pan per focaccia. Centravanti nato, e combattente pure. Non ha modo di innescarsi spesso, il suo è un lavoro tattico determinante quanto non sempre visibile. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

 

GOMEZ 6

Ha sul piede il pallone che potrebbe dare al Verona un immediato vantaggio: calcia con un eccesso di fretta e gli difetta la precisione. Il resto della sua partita contiene gli ingredienti più tipici del suo repertorio. Ossia, un lodevole, ed essenziale, spirito di servizio abbinato a mansioni di equilibratore a tutto campo.

 

SILIGARDI, ROMULO e PAZZINI ng

 

MANDORLINI 7

Rudi Garcia se lo segnerà per qualche notte, il furore agonistico di questo Verona. Che piace eccome, e che è tra i più convincenti schierati da Mandorlini da quando l'Hellas è tornato in Serie A. Non si fa remore nella scelta, che può portare con sé pure dei rischi, di lasciare fuori Pazzini per puntare sulle certezze del 4-3-3. Gli rimane, e non a torto, il rammarico di non averla vinta, ma se l'inizio è questo, di strada, la sua squadra, potrà farne molta.

 

 

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