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Lovato: “Dall’Euganeo a San Siro in una settimana, per me un privilegio essere qui”

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Il neoacquisto dell'Hellas: "Juric trasmette grinta e voglia di migliorarti. Questa opportunità un punto di partenza"

Redazione Hellas1903

Matteo Lovato si presenta nella sala stampa della sede del club scaligero, in via Olanda. Dice il giovane difensore prelevato dal Padova:

"È un privilegio essere qui, è difficile per me spiegare per me quello che provo. È un gruppo fantastico, sono ottimi giocatori e persone dentro e fuori dal campo. Devo ringraziarli per l'accoglienza che mi hanno dato e per come mi hanno aiutato. Sono qui per lavorare e per crescere, la differenza rispetto alla C ovviamente c'è, ma proverò a non farla pesare. Il mio arrivo è stato improvviso, non ci ho neanche pensato quando me l'hanno detto. L'impressione è quella di una società che sa quello che vuole, che cerca di raggiungere l'obiettivo con tutte le forze. Mi ha impressionato la grinta, l'intensità, la voglia di arrivare prima sul pallone. Essere qui non lo vedo come un traguardo, ma un punto di partenza. Devo pormi obiettivi sempre maggiori. Sono passi in avanti, speravo di avere questa opportunità, sono qui per giocarmi le mie carte".

Sul mister: "Mi ha dato il benvenuto e mi ha detto che bisogna lavorare. Mi ha detto qual è l'obiettivo, quali sono i prossimi step. Sono contento e prontissimo a dare il massimo per riuscire a migliorarmi, dare il mio contributo alla squadra. Juric ti trasmette grinta, voglia di migliorarti. Ho avuto la possibilità di vederlo al Genoa, ed è una grandissima persona. Trasmette valori profondi e grinta, è difficile da spiegare a parole. Lavoriamo ogni giorno per migliorare, per dare il meglio ogni domenica".

"Sogliano e Mandorlini? Il direttore mi ha parlato benissimo di Verona sin da subito, così come Mandorlini. Anche ex giocatori dell'Hellas, come Cherubin e Hallfredsson, mi hanno spinto a prendere questa strada. È una società che ha degli obiettivi e vuole raggiungerli, è in linea con i miei desideri".

"Le mie caratteristiche? Ho molto da migliorare, soprattutto tecnicamente e sui movimenti difensivi. Ma mi reputo un difensore che cerca di essere il più aggressivo possibile, per questo il gioco del mister è in linea con le mie caratteristiche. Sono un giocatore da uno contro uno. C'è comunque da migliorare tanti aspetti, ma sono qui per questo. Osservo i giocatori del mio ruolo e cerco di capire i movimenti che fanno, le letture di gioco. Cerco di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo e metterlo in pratica. C'è molto da imparare, ci sono giocatori esperti, ma c'è tutta la buona volontà di lavorare. Anche i ragazzi danno una mano a noi giovani per dare il meglio".

"Se sono emozionato? In una settimana mi sono trovato da giocare all'Euganeo a giocare a San Siro e all'Olimpico, o giocare contro la Juve. È stata una sensazione incredibile, insperata. Ad agosto mai avrei pensato di trovarmi in questa situazione. Adesso devo solo pensare a lavorare e fare bene, restando concentrato".

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