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Luigi De Agostini e quel gol all’Empoli: “Forza Verona torna tra le grandi”

L'ex terzino tra i ricordi in gialloblù e le speranze di oggi

Redazione Hellas1903

"Guarda che io del Verona so tutto!" Sentire Luigi De Agostini lascia davvero stupiti: ti aspetti che uno con decine di presenze in nazionale (quando ci andavano in pochi), alla ribalta come uno dei migliori terzini italiani a cavallo tra gli  '80 e i '90, dall'Hellas passato alla Juve, che ha lavorato per il Real Madrid possa anche dirti le solite frasi di circostanza, ma non è così. Gigi, persona dall'animo nobile e dal calcio elegante, a Verona è legato da emozioni uniche di una sola, ma straordinaria, stagione. Quella 1986-87, quarto posto e Coppa Uefa. Bagnoli, Preben, Volpati, Fontolan, Bruni, Di Gennaro, la vecchia guardia. E poi  Giuliani, Galia, Verza, Pacione e gli altri tasselli che fecero gran calcio tra le regine del torneo."Quella gialloblù è la squadra che mi ha lanciato, con la quale ho avuto le prime convocazioni nella nazionale olimpionica e poi in quella maggiore - spiega De Agostini - è stato l'anno più bello della mia carriera. A Verona vengo quando mi chiama Bagnoli per giocare con gli ex gialloblù, ho contatti con varie persone. E ogni volta che in autostrada vedo il cartello col nome della città, mi salgono i brividi".In verità lo abbiamo cercato perchè in quella stagione segnò il gol partita contro l'Empoli, 1-0 al Bentegodi. "Ricordo bene - dice - un bel gol, e la corsa sotto la curva". Anche lui, adesso, tifa per il ritorno dell'Hellas nel circo massimo del pallone. "Magari, sarebbe ora - sospira - ho seguito con trepidazione gli anni difficili, lo spareggio di Busto Arsizio. La squadra adesso sta facendo grandi cose, speriamo tenga duro fino alla fine". Ha incrociato Mandorlini molte volte sui campi nobili del calcio italiano. "Un difensore eclettico, poteva giocare in tutti i ruoli della linea, e anche da libero, come fece nell'Inter". Spera, Gigi, nel miracolo. Intanto lavora per il "Progetto National Academy" della Juve, e d'estate organizza in Friuli camp per ragazzi che portano il suo nome. "In bocca al lupo!" fa, alla fine. Crepi Gigi, e grazie, amico gialloblù.Andrea Spiazzi

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