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Ma cosa ci si poteva aspettare?

VERONA, ITALY - SEPTEMBER 10:  Cyril Thereau # 77 of ACF Fiorentina scores his team's second goal from the penlty spot during the Serie A match between Hellas Verona FC and ACF Fiorentina at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on September 10, 2017 in Verona, Italy.  (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Pessimo Verona e pessimismo cosmico, ma dopo soli tre turni va dato il beneficio del dubbio

Andrea Spiazzi

"Cosa ci si poteva aspettare dal Verona in questo avvio di campionato? Certo non uno 0-5 con la Fiorentina, direte. Vero e sacrosanto. Nulla può giustificare una tale disfatta, nemmeno un portiere che regala due reti nei primi dieci minuti, dettando, di fatto, lo spartito della giornata.

"Detto a più riprese su queste colonne del mercato fatto all’ultra risparmio e delle carenze in attacco, preso atto al 1 di settembre dell’impresa che sa più di miracolo che servirà al Verona per salvarsi, in questo unico punto nelle prime tre partite non ci vedo, purtroppo, nulla per cui stracciarsi le vesti.

"L’Hellas può cercare il risultato con una decina di avversarie, siamo realisti, il resto è off-limits. Se poi arriverà qualcosa di meglio, tanto di guadagnato. Dopo tre turni, anche se le nubi si sono fatte già scure, va dato almeno il beneficio del dubbio. Perché se tutti ci metteremo a lanciare pomodori a un gruppo già debole, che sta ancora cercando la sua identità, e dopo ieri ancor più timoroso, il finale è già scritto. Al contrario, è anche vero che la squadra non può chiedere un sostegno incessante se non mostra di avere gli attributi per meritarselo.

"Dunque che ci aspettavamo? E che ci si aspetta ora quando in sequenza i gialloblù se la vedranno con Roma, Sampdoria, Lazio e Torino? Fatto salvo il sacrosanto diritto di critica, credo che esso debba essere commisurato alle potenzialità della squadra. Pecchia dice che esistono. Noi, onestamente, ne vediamo poche, almeno adesso. Vedremo se emergeranno e se basteranno. La scommessa è di tutti. Perché così è stato deciso, piaccia o meno, dalla proprietà dell’Hellas. A Pecchia e ai giocatori, in primis, sta il dimostrare di poterla vincere, usando il carattere che ieri non si è mai visto.

"Così, in “equilibrio sopra la follia”, si dovrà cercare di stare, fino alla fine. E sarà già gran cosa se a novembre, come accaduto miseramente due anni fa, il Verona non sarà già retrocesso. Ma a questo non vogliamo credere, non ora.

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