Qualche giorno a Barcellona, ora
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Maietta: “Verona, a presto: ho voglia di rivincita”
Il difensore sta smaltendo i postumi della delusione payoff sul suo mare, ma guarda avanti con fiducia
è nella sua Cirò Marina. Domenico Maietta è tornato a respirare l’aria di casa,
anche per smaltire del tutto la delusione che ha ancora dentro, testimoniata,
il 2 giugno scorso, dalle sue lacrime dopo l’eliminazione ai playoff. “Sono
tutti amareggiati anche qua dalle mie parti – dice – e ogni volta che mi domandano
di quella partita dico: lasciamo stare, per favore”.
Mimmo è comunque uno che sa
rialzarsi presto e che parla col sorriso. Il vento del mare calabrese soffia
sul telefonino, poi si placa. Sembra aver spazzato i nuvoloni. “Ho già voglia
di rifarmi – incalza – e spero tanto che il prossimo anno sia quello giusto. Tornando
al campionato appena concluso, non abbiamo affrontato le ultime gare con la
dovuta cattiveria. Purtroppo abbiamo avuto un calo nel momento più importante.
A Varese? Lì è mancato anche l’approccio mentale giusto. Ai playoff meritavamo di
passare noi, non la Sampdoria. Abbiamo disputato un campionato straordinario”.
Ti senti penalizzato dagli
arbitraggi? “Sì. Anche se in una stagione ci possono stare gli errori dei direttori di gara, se ripenso a certe partite, ai soli 4 rigori fischiati a favore, mi viene da pensar male, ma non voglio farlo”.
Maietta è uno degli indiscutibili
puntelli per il prossimo Hellas, un fuori mercato. “Non ho avuto contatti con
Sogliano ma so che mister Mandorlini è contento che ci sia lui, sulle vicende
societarie mi informo tramite internet”. Pare che la squadra non verrà snaturata.
“Mi auguro che tengano il 90 per cento di noi. Certo, gli scontenti ci sono,
soprattutto quelli che hanno giocato poco, e allora è giusto che trovino altre
soluzioni”. Gibellini è, di fatto, andato via arrabbiato. “Ho visto e letto
tutto. Sinceramente mi dispiace, per me è una gran brava persona, competente,
sempre vicino a noi. Ma sono vicende che vanno al di là del calcio e che non
conosco”.
Ci vediamo a Verona. “E come no!
Mamma mia, ho voglia di rifarmi. Presto”.
Andrea Spiazzi
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