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La testa che gira, un principio di svenimento. Le 54 ore di scipero della fame e il caldo si fanno sentire per Emanuele Pesoli che al terzo giorno di protesta incatenato davanti alla Figc a Roma ha accusato, intorno alle 15 di oggi, un lieve malore dovuto a un calo della pressione, come
ha diagnosticato un medico che lo ha visitato. "Rimango qui - ha però
assicurato lui - aspetto che
qualcuno della Procura federale venga a parlarmi. Proseguo nel mio
sciopero: chiedo un confronto in aula con i miei accusatori".
Pesoli è assistito dalla moglie Teresa e da
un gruppo di amici che si alternano al suo fianco.
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