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“Mandorlini è l’allenatore che vogliamo, ma deve lavorare in squadra”

Setti esprime la sua opinione sul mister e vede nelle lacune sul lavoro d'equipe il motivo della mancata promozione

Redazione Hellas1903

Non tarda ad arrivare la domanda

a Maurizio Setti su mister Mandorlini, nel giorno in cui l’imprenditore di

Carpi prende possesso della società gialloblù. Per rispondere Setti prende un

giro largo e fa chiarezza. “Mandorlini ha fatto assieme a Martinelli miracoli

qui a Verona – dice – ma ad un certo punto lavoravano solo in due. Nel finale

di questo campionato ho visto partite in cui la squadra ha buttato via delle

occasioni, e questo per un calo generale di condizione. In questi momenti è

importante fare gruppo. La promozione a mio avviso non è arrivata perché questo

non c’è stato. L’allenatore deve confrontarsi con il direttore sportivo, il

direttore generale, il secondo allenatore, il responsabile della Primavera.

Professionisti che in un momento di difficoltà possono dare una mano. Con

Mandorlini ho parlato una sola volta. Non capisco le sue paure da dove vangano.

Mi ha detto, inoltre, che lui non vede l’ora che ci sia questo tipo di

organizzazione nella società. Il mister è l’allenatore che vogliamo, deve stare

tranquillo. Mi piace, inoltre, il modo in cui fa giocare la squadra. Mi hanno

detto che è un po’ bizzarro, ma vedremo di tenerlo calmo”.

A.S.

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