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MANDORLINI: “LE PAROLE DI SETTI CI STIMOLANO”

Il mister: "Domenica sarà una partita diversa e mi auguro di trovare un altro Verona"

Redazione Hellas1903

Il Verona, chiamato al riscatto dopo la pesante sconfitta di giovedì in Coppa Italia, avrà la chance per rifarsi domenica sera, di nuovo contro la Juventus.

Queste le dichiarazioni di Andrea Mandorlini in conferenza stampa, riportate da hellasverona.it

"Come reagire dalla sconfitta in TIM Cup? Dobbiamo farlo, ora ci aspetta un'altra partita. Credo che sarà difficile non fare meglio di quello che si è visto in Coppa Italia. Da venerdì stiamo preparando questa gara, andremo a giocarcela. Giovedì sera abbiamo fatto molti errori, di concentrazione, loro hanno qualità e abbiamo concesso molte situazioni in cui sono bravi. Ogni partita ha la sua storia, domenica sarà una partita diversa e, come ha detto Buffon, mi auguro di trovare un altro Verona. Se cambierò qualcosa rispetto alla TIM Cup? Ci saranno altri calciatori, volevo già fare questa scelta indipendentemente dalla sconfitta di giovedì. Luca Toni? Sta bene, si è allenato a Peschiera e mi auguro che sia della partita. Difesa a 3? La possibilità di cambiare c'è sempre. Bisogna essere bravi nei cambiamenti, sopratutto nella gara contro la Juve, una squadra agguerrita e ben conscia del fatto che sarà un'altra partita. Chi giocherà in porta? Ho sempre pensato che le sfide contro la Juve le dovesse disputare Rafael. Ci penso ancora, parlerò con lui e poi vedremo. Giovedì ha fatto quello che doveva fare, anche se tutti ci aspettavamo molto di più da tutti. Marquez a centrocampo? In questo momento è un forzatura, e noi dobbiamo avere serenità e tranquillità. Tachtsidis? E' un'alternativa, credo che sarà regolarmente in campo. Come battere la Juve? Con grandi squadre devi commettere meno errori, perché calciatori importanti, se sbagli, non ti perdonano. Dovremo essere più concentrati per concedere meno, l'unica giocata vera è stato il gol di Coman, mentre nelle altre reti lo zampino del Verona era ben visibile".

 

Il tecnico si sofferma poi sulle parole del presidente Maurizio Setti

"Ci siamo sentiti dopo la partita di TIM Cup. Non erano queste le parole che mi ha detto, ma vedo tutto come uno stimolo. Sarà difficile non fare meglio di giovedì, se guardiamo indietro sono contento della mentalità che ho dato in questi 5 anni, e mi fido di questo. Per quanto riguarda questa stagione qualche problema c'è stato, ma quando cambi 18 calciatori ci vuole tempo. Sicuramente ci sono stati alti e bassi, su questo concordo con il presidente perché spetta a me dare una nuova mentalità. Mi ero già preso le mie responsabilità, credo che il suo intervento ci voglia stimolare per fare meglio domenica sera. Da quando ho esordito in Serie A come calciatore mi sento sempre tirato in causa, sia io che il presidente eravamo molto delusi, ma c'è già un'altra partita da giocare".

 

"I nostri tifosi? Ci ho pensato anche tre anni fa, quando abbiamo portato 10.000 persone a Milano. A loro penso sempre, ma penso anche a quello che dobbiamo fare in campo. I primi ad essere dispiaciuti, al di là dei tifosi che ci hanno seguito in tanti anche questa volta, sono tutti i calciatori, e davanti a loro l'allenatore".

 

Mandorlini commenta, infine, l'arrivo di Fernandinho.

"Ho parlato con il direttore, Sogliano. E' un esterno d'attacco, ha giocato con Marques in Brasile e può agire sulla sinistra. E' importante vedere le sue qualità dal vivo, siamo contenti del suo arrivo"

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