Mandorlini uomo derby: amato a Verona, odiato a Vicenza

Andrea Mandorlini, e lo si sa bene, è uno che, per temperamento, è fumantino, sanguigno, sempre pronto alla battuta polemica.Con il Vicenza non se le è mai risparmiate. D'altronde, nel 2003, dopo una grande stagione in biancorosso, finita con un calo che costò la promozione a una squadra che aveva giocato a lungo un calcio spettacolare, Mandorlini andò all'Atalanta, quando tutti si aspettavano che non cambiasse club.Da allora non sono mai mancati cori di scherno per il tecnico di Ravenna ad ogni incrocio con il Vicenza. E lui, non c'è bisogno di dirlo, ha sempre risposto a tono.Il 30 novembre 2003, dopo la vittoria per 1-0 ottenuta con l'Atalanta, Mandorlini esultò così: "Pagherò una cena speciale ai miei giocatori, ci tenevo proprio a battere il Vicenza".Nel turno preliminare di Coppa Italia del 2004  l'Atalanta appena promossa in serie A si impone per 4-2. Mandorlini, beccato dagli spalti del Menti, rintuzza così gli attacchi: "A questi tifosi auguro un anno di sofferenze". Il 25 ottobre 2008 Mandorlini guida il Sassuolo contro il Vicenza ma viene sconfitto per 1-0 con un rigore di Sgrigna. Soliti insulti che piovono verso di lui e pronta replica: "Si vede che gli antenati di quei tifosi hanno mangiato troppi gatti randagi, e gli effetti si fanno sentire ancora oggi…".A Verona Mandorlini vanta un credito amplissimo in virtù della promozione conquistata nel 2011 e dell'ottimo campionato dell'anno scorso. Amore da un lato del confine, odio dall'altro: sarà, anche per questo, un derby stuzzicante.Nell'ultima stagione l'Hellas ha perso per 2-1 al Menti, dominando nel ritorno al Bentegodi: 2-0 con gol di Gomez e Abbate. E in Coppa Italia, sempre in trasferta, aveva vinto per 2-1 eliminando il Vicenza.Insomma, le sue soddisfazioni, Mandorlini, contro quelli che sono tra i suoi più acerrimi rivali, ha saputo prendersele sempre.Una tradizione da consolidare sabato.M.F.