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Marchetti ds? I sì, i no e i forse

In caso di mancata promozione in A lascerebbe il Cittadella. Ma Setti non pensa soltanto a lui

Redazione Hellas1903

Tutto in ballo.

Prima c'è da lottare per l'obiettivo della salvezza, che potrebbe cambiare le carte in tavola, con Maurizio Setti che cercherebbe di trattenere Filippo Fusco come direttore sportivo (sebbene l'interessato abbia preso una decisione che pare, al momento, irrevocabile). Poi le valutazioni potranno essere fatte con maggiori elementi in mano, perché la categoria in cui sarà il prossimo Verona andrà inevitabilmente a dettare budget e strategie di mercato.

Intanto Setti ragiona sui profili adatti a prendere il posto di Fusco. Il nome di Stefano Marchetti è salito presto sulla ribalta dei papabili, ma l'indicazione passa per degli approfondimenti da fare nelle settimane che verranno. Marchetti è legatissimo al Cittadella, di cui è l'uomo di riferimento dal 2005. Un anno fa ha detto di no al Chievo, che l'ha corteggiato in modo serrato.

Tuttavia ogni ciclo arriva al termine e anche quello di Marchetti a Cittadella va ad esaurimento. La squadra insegue un posto nei playoff di Serie B. Dovesse conquistare un'incredibile promozione (ricordando che in A sono arrivati, di recenti, altri club sorprendenti, dal Carpi al Benevento, come pure il Frosinone e la Spal) la sua storia continuerebbe. Altrimenti l'addio si farebbe da possibile a probabile.

Il Verona è attento a ogni sviluppo. Marchetti non è, comunque, l'unico uomo monitorato da Setti. In attesa di capire che cos'accadrà sul campo - aspetto che, è necessario ribadirlo, è più che determinante -, le ipotesi restano aperte e vanno in tutte le direzioni. Fermo restando il profilo del ds voluto dal presidente dell'Hellas: uno che guardi con cura maniacale ai conti e che sappia "pescare" e valorizzare giovani giocatori. E, questo sì, a prescindere dal campionato in cui sarà impegnato il Verona 2018-2019.

M.F.

@teofontana

 

 

 

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