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Martinelli su Setti: “Nulla di chiuso, ma se entra sarà per il bene dell’Hellas”

Il presidente al Corriere di Verona: "Lo stimo. E cerco un compagno di viaggio"

Redazione Hellas1903

Giovanni Martinelli ha rilasciato al Corriere di Verona in edicola oggi una lunga intervista, a partire dallo stato della trattativa con Maurizio Setti, per passare alla sua intenzione di avere finalmente un socio al proprio fianco, per chiudere con il desiderio sempre forte di vedere approvato il progetto di uno stadio di proprietà. Ecco il testo integrale delle dichiarazioni del presidente dell'Hellas.VERONA – “Tutto quello

che faremo sarà per migliorare l’Hellas, non certo per peggiorarlo”. Il

trambusto prodotto dalle dichiarazioni di Maurizio Setti, che ha anticipato di

essere ormai sul punto di rilevare l’80 percento del pacchetto azionario del

Verona, non ha turbato Giovanni Martinelli. Il presidente placa le indiscrezioni

(francamente, ben più di queste) sui cambiamenti societari in divenire in via

Torricelli. Punto e a capo, nulla di definitivo è stato scritto, firme su

contratti non ce ne sono e Martinelli lo precisa subito: “Posso comprendere che

Setti si sia lasciato andare alle espressioni che ho letto. Da parte sua c’è

una gran voglia di entrare nell’Hellas. Ma non c’è niente di fatto, ve lo posso

assicurare”.

Presidente Martinelli,

quindi non si parla di preliminari già sottoscritti o qualcosa che dia a Setti una

quota rilevante del Verona?

“Assolutamente no.

Siamo in contatto, lo confermo. E io, di lui, ho grande stima: è una brava

persona, corretta e perbene. Per adesso, però, non è ancora all’interno

dell’Hellas”.Lo sarà dopo il 30

giugno?“Questo lo vedremo. E

non posso nemmeno dire della percentuale che potrebbe acquistare. L’80

percento, o il 90, oppure il 20: sono punti che non sono stati chiariti”.D’altro canto,

presidente, lei vuole sempre un compagno di viaggio…

“Questo sì. Lo cerco

da sempre, dal primo momento in cui ho acquisto il Verona. E neanche l’ho mai

nascosto. Ma, a fronte di tante parole, si è visto poco”.Ed ecco Setti, quindi,

no?“Mi ripeto: la persona

non si discute. Io capisco la stampa, voi giornalisti fate il vostro mestiere e

non lo contesto. Tuttavia non è giusto metterlo alla berlina, attaccarlo,

rigirarlo come un calzino per cercare qualcosa che non va. Se verrà a darmi una

mano sarà per il bene dell’Hellas”.

Dopo questi tre anni e

mezzo nella stanza dei bottoni del Verona non la farebbe soffrire l’idea di non

avere più la maggioranza?

“Mi sembra ancora una

volta prematuro parlarne. Niente è stato concluso, e non mi è dato sapere se

qualcosa sarà poi effettivamente concluso. Ci confrontiamo, questo sì. Si

discute sulla base degli ottimi rapporti che intercorrono tra me e Maurizio

Setti, con cui c’è una conoscenza avviata. Ma quel che accadrà non è possibile

da stabilire ora. Preferisco pensare a tutt’altra cose, che sono più urgenti”.

Ovvero, presidente?“La partita di lunedì

(domani, ndr) con l’AlbinoLeffe. Un appuntamento importantissimo. Vogliamo

continuare ad inseguire il nostro sogno. Non dipende solamente da noi, è vero,

visto che non possiamo prescindere dal risultato delle nostre dirette

concorrenti. Ma dobbiamo vincere per crederci".Presidente, le

elezioni, a Verona, si sono concluse con un trionfo di Flavio Tosi. Questo

risultato avvicina l’approvazione del progetto del nuovo stadio dell’Hellas

alla Marangona?

“Dopo il voto non ho

ancora avuto modo di incontrarmi con il sindaco e il suo staff. Lo faremo

prossimamente. Non posso dire se siamo più o meno vicini alla realizzazione

della nostra idea. Che è, ci tengo a ribadirlo, il futuro del Verona”.

La Juventus, con il

suo impianto privato, ha appena dichiarato 14 milioni di euro di ricavi per

questa stagione…

“Se anche noi ne

incassassimo dieci di meno, se prendessimo, dal nostro stadio, 4 o 5 milioni,

saremmo sempre davanti a cifre importanti, ad un introito utile alla gestione

del club. Ma non è la questione dei soldi quella che mi sta a cuore”. Qual è il suo

obiettivo, presidente? “Dare ai tifosi

dell’Hellas una loro casa. Un posto in cui sentirsi bene, per vedere il Verona

nelle condizioni migliori, non essere come in gabbia. Avere strutture

soddisfacenti, servizi igienici curati e puliti, tutta una serie di possibilità

che, al momento, non ci sono. Sarebbe bello, no? Io ci spero. Di più: ci conto”.

 

Matteo Fontana

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