Giovanni Martinelli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Verona oggi in edicola. Il presidente manifesta tutta la propria convinzione nelle possibilità dell'Hellas di ribaltare il risultato della doppia sfida con il Varese. Questo l'articolo completo.Ha incontrato
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Martinelli: “Voglio l’impresa”
Il presidente carica l'Hellas: "Passiamo noi"
la squadra, negli spogliatoi del centro sportivo di Sandrà, giovedì pomeriggio:
“Che cosa ho detto ai ragazzi? Che tutto è ancora possibile. E che se saranno
il vero Verona, e non quello visto a Varese, vinceremo noi”. Giovanni Martinelli
ha già cancellato la sconfitta di mercoledì: “Bisogna farlo. Quello è il
passato. Ora voglio una grande prestazione e un grande risultato”. Ci pensa il
presidente, a caricare l’Hellas. La semifinale è al bivio: o il Verona continua
la sua corsa oppure la stagione finisce: “Andremo avanti. E lo faremo a testa
altissima”, dice Martinelli. Non chiedetegli di Maurizio Setti, della cessione
possibile (o probabile, o imminente): “Giochiamo come sappiamo e basta”, fa,
più che mai determinato.
Presidente Martinelli,
quanto crede alla rimonta dell’Hellas?
“Al 100 percento. Perché non dovrei? Non
siamo stanchi, abbiamo ancora tante energie da spendere. Bravo il Varese
all’andata, ma anche noi lo eravamo stati, contro di loro, in campionato. E
mica sono passati millenni da quel 3-0”.Cos’è che le ha fatto
male del Verona in gara 1?“Non siamo stati noi
stessi. Ripeto: complimenti all’avversario, ma l’Hellas neanche è sceso in
campo. Eppure abbiamo perso per 2-0, non ci hanno sommerso. Quindi siamo ancora
in partita. E tutto è aperto”.Che cosa può spingere
il Verona verso l’impresa?“Il nostro stadio.
Leggete le statistiche: nelle ultime quindici partite al Bentegodi ne abbiamo
vinte quattordici. Questi sono dati di fatto che ci danno enorme fiducia.
Davanti al nostro pubblico ci trasformiamo. Dovrà essere così anche con il
Varese. Ci sono altri 90’ da affrontare: chi ci considera senza speranze si
sbaglia di grosso e si accorgerà presto di quanto il Verona abbia ancora da
dare”.Il fattore campo
decisivo, dunque?“Può esserlo. Anzi: deve
esserlo. La spinta dei nostri tifosi ci farà volare, come già è successo in
tante altre occasioni. Certo, bisognerà avere pazienza, non farsi prendere
dalla fretta di segnare subito a tutti i costi: sarebbe un errore. E non lo
commetteremo. Il Varese ha vinto spesso fuori casa: questo significa che sono
abili a colpire in contropiede. Ma noi saremo attenti e faremo i gol necessari
per superare il turno”.
Alla tifoseria che
cosa domanda in particolare?“Di starci più vicini che mai. Ci hanno sostenuto
quando le cose andavano bene. Ora, in un momento complicato, a maggior ragione
devono essere al nostro fianco. Non ho dubbi: lo faranno, saranno con noi, ci
inciteranno senza fermarsi mai. L’uomo in più per ribaltarla, questa semifinale,
sono loro”.A proposito: sono
fioccate le proteste per i prezzi dei biglietti fissati dalla società. Come
risponde, presidente?“Che quelli sono prezzi che sono stati
applicati per tutta la stagione per le partite di grande richiamo. Ci siamo
adeguati a quel che era già stato deciso e comunicato a inizio anno”.
Comprensibile che i
tifosi siano risentiti, però… “Posso dire loro che
il 10 percento dell’incasso totale, su suggerimento della Lega B, sarà devoluto
in beneficenza a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia. E
questo è un segno importante, un momento di solidarietà che ci coinvolge tutti”.Tornando al campo,
presidente, per lei quella con il Varese è l’ennesima partita di spareggio, tra
le tante giocate dall’Hellas durante la sua gestione. L’emozione è diversa?“Ogni incontro ti
trasmette delle sensazioni speciali: è così anche stavolta. Dovendo rimontare
c’è un tensione nuova, per quanto sempre di una gara di playoff si tratti”.Se il Verona dovesse
farcela sarebbe finale. Se l’immagina?“Meglio farlo tra
qualche ora. Quando potremo uscire dallo stadio con la vittoria che vogliamo e
che cerchiamo. Io ne sono convinto: due settimane fa il 3-0 per noi, mercoledì
il 2-0 per loro. Insomma, è come se fossimo virtualmente sull’1-1. E ora la
chiuderemo in nostro favore, questa storia”. Matteo Fontana
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