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Martinelli: “Voglio l’impresa”

Il presidente carica l'Hellas: "Passiamo noi"

Redazione Hellas1903

Giovanni Martinelli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Verona oggi in edicola. Il presidente manifesta tutta la propria convinzione nelle possibilità dell'Hellas di ribaltare il risultato della doppia sfida con il Varese. Questo l'articolo completo.Ha incontrato

la squadra, negli spogliatoi del centro sportivo di Sandrà, giovedì pomeriggio:

“Che cosa ho detto ai ragazzi? Che tutto è ancora possibile. E che se saranno

il vero Verona, e non quello visto a Varese, vinceremo noi”. Giovanni Martinelli

ha già cancellato la sconfitta di mercoledì: “Bisogna farlo. Quello è il

passato. Ora voglio una grande prestazione e un grande risultato”. Ci pensa il

presidente, a caricare l’Hellas. La semifinale è al bivio: o il Verona continua

la sua corsa oppure la stagione finisce: “Andremo avanti. E lo faremo a testa

altissima”, dice Martinelli. Non chiedetegli di Maurizio Setti, della cessione

possibile (o probabile, o imminente): “Giochiamo come sappiamo e basta”, fa,

più che mai determinato.

Presidente Martinelli,

quanto crede alla rimonta dell’Hellas?

 “Al 100 percento. Perché non dovrei? Non

siamo stanchi, abbiamo ancora tante energie da spendere. Bravo il Varese

all’andata, ma anche noi lo eravamo stati, contro di loro, in campionato. E

mica sono passati millenni da quel 3-0”.Cos’è che le ha fatto

male del Verona in gara 1?“Non siamo stati noi

stessi. Ripeto: complimenti all’avversario, ma l’Hellas neanche è sceso in

campo. Eppure abbiamo perso per 2-0, non ci hanno sommerso. Quindi siamo ancora

in partita. E tutto è aperto”.Che cosa può spingere

il Verona verso l’impresa?“Il nostro stadio.

Leggete le statistiche: nelle ultime quindici partite al Bentegodi ne abbiamo

vinte quattordici. Questi sono dati di fatto che ci danno enorme fiducia.

Davanti al nostro pubblico ci trasformiamo. Dovrà essere così anche con il

Varese. Ci sono altri 90’ da affrontare: chi ci considera senza speranze si

sbaglia di grosso e si accorgerà presto di quanto il Verona abbia ancora da

dare”.Il fattore campo

decisivo, dunque?“Può esserlo. Anzi: deve

esserlo. La spinta dei nostri tifosi ci farà volare, come già è successo in

tante altre occasioni. Certo, bisognerà avere pazienza, non farsi prendere

dalla fretta di segnare subito a tutti i costi: sarebbe un errore. E non lo

commetteremo. Il Varese ha vinto spesso fuori casa: questo significa che sono

abili a colpire in contropiede. Ma noi saremo attenti e faremo i gol necessari

per superare il turno”.

Alla tifoseria che

cosa domanda in particolare?“Di starci più vicini che mai. Ci hanno sostenuto

quando le cose andavano bene. Ora, in un momento complicato, a maggior ragione

devono essere al nostro fianco. Non ho dubbi: lo faranno, saranno con noi, ci

inciteranno senza fermarsi mai. L’uomo in più per ribaltarla, questa semifinale,

sono loro”.A proposito: sono

fioccate le proteste per i prezzi dei biglietti fissati dalla società. Come

risponde, presidente?“Che quelli sono prezzi che sono stati

applicati per tutta la stagione per le partite di grande richiamo. Ci siamo

adeguati a quel che era già stato deciso e comunicato a inizio anno”.

Comprensibile che i

tifosi siano risentiti, però… “Posso dire loro che

il 10 percento dell’incasso totale, su suggerimento della Lega B, sarà devoluto

in beneficenza a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia. E

questo è un segno importante, un momento di solidarietà che ci coinvolge tutti”.Tornando al campo,

presidente, per lei quella con il Varese è l’ennesima partita di spareggio, tra

le tante giocate dall’Hellas durante la sua gestione. L’emozione è diversa?“Ogni incontro ti

trasmette delle sensazioni speciali: è così anche stavolta. Dovendo rimontare

c’è un tensione nuova, per quanto sempre di una gara di playoff si tratti”.Se il Verona dovesse

farcela sarebbe finale. Se l’immagina?“Meglio farlo tra

qualche ora. Quando potremo uscire dallo stadio con la vittoria che vogliamo e

che cerchiamo. Io ne sono convinto: due settimane fa il 3-0 per noi, mercoledì

il 2-0 per loro. Insomma, è come se fossimo virtualmente sull’1-1. E ora la

chiuderemo in nostro favore, questa storia”. Matteo Fontana

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