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MISSIONE SAN SIRO, QUESTO MILAN SI PUÒ BATTERE

Mihajlovic punta sul 4-4-2, ma il Verona ha le carte per vincere domenica

Roberto Gagliardi

William Hill, una dei maggiori bookmakers inglesi, considera il Milan largamente favorito nella partita interna contro un Hellas Verona in trend fortemente negativo, con la vittoria dei padroni di casa data a 1.36.

Una quota relativamente bassa, per quella che invece potrebbe essere una delle sorprese della sedicesima giornata di campionato.

Se da un lato, infatti, la compagine rossonera gode di un buon rendimento fra le mura amiche – frutto di cinque vittorie, un pareggio ed una sola (pesante) sconfitta contro il Napoli - é anche vero che la squadra allenata da Mihailovic ha avuto finora un rendimento piuttosto altalenante e in diverse occasioni non ha convinto sotto il profilo della prestazione.

Se poi analizziamo proprio le partite disputate a San Siro, ci accorgiamo che – partenopei a parte - il calendario casalingo dei rossoneri é stato finora piuttosto favorevole, con Empoli, Palermo, Sassuolo, Chievo, Atalanta e Sampdoria, quest’ultima unica squadra battuta con più di un gol di scarto.

Un altro aspetto che tiene banco a Milanello é quello relativo al modulo di gioco, passato di recente – proprio come per i gialloblù allenati da Delneri - dal 4-3-3 al 4-4-2. Un modulo che Mihalovic ritiene ideale per lavorare in proiezione futura ma che al momento sembra non adattarsi perfettamente alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, principalmente nella zona centrale del campo.

Gli esterni (Cerci o Niang a destra, con il primo favorito, e Bonaventura a sinistra) per caratteristiche poco si prestano infatti ad un lavoro di copertura in fase di non possesso palla.

Dei centrali a disposizione, Bertolacci, Poli e Kucka prediligono essere impiegati come interni in uno schieramento a tre, Mauri é un regista puro, De Jong sembra ormai accantonato e – si dice – in partenza, mentre per quanto riguarda il finora “intoccabile” Montolivo, alla sue indiscusse qualitá tecniche fa riscontro una tenuta atletica che, seppur migliorata rispetto alla scorsa sfortunata stagione, resta ancora un punto interrogativo.

Certo, sempre del Milan si tratta e di calciatori che forse Delneri farebbe carte false per avere, anche se lontani parenti di quelli che 25 anni or sono portarono i rossoneri sul tetto del mondo.

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