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Ngonge: “Noi insieme come fratelli per la salvezza dell’Hellas”

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Il giocatore belga: "Incredibile segnare davanti ai tifosi dell'Hellas: sensazioni bellissime"

Redazione Hellas1903

Ciao Cyril, benvenuto di nuovo anche a te all'Hellas Verona. Voglio chiederti: c'è un modo migliore del tuo di presentarsi ai nuovi tifosi? "Credo si possa sempre fare meglio, magari avrei potuto segnare più gol… Penso di essermi presentato nel migliore dei modi in questo bellissimo stadio, segnando la rete del pareggio davanti ai nostri tifosi che ci ha permesso di conquistare un punto importante contro un avversario come la Lazio. Davvero delle bellissime sensazioni".

Nella tua giovane carriera c'è tanta Olanda: cosa ti ha insegnato l'esperienza nel calcio olandese? "In Olanda ho imparato a giocare in attacco. Lì si gioca un tipo di calcio abbastanza spregiudicato tatticamente, in ogni partita si segnano tanti gol, e quindi ho imparato tanto sul piano offensivo: come affrontare l'avversario nell'uno contro uno, come orientarmi al meglio sul campo per poter avere più chances di segnare".

Come sei arrivato all'Hellas Verona e perché hai scelto di proseguire qui la tua carriera? "Per me era importante cimentarmi in uno dei migliori campionati d'Europa. Ovviamente conoscevo già il club e non appena ho ricevuto l'offerta, ho chiamato Amrabat, con cui ho giocato al Bruges: mi ha parlato soltanto in maniera positiva della squadra e della città. Non ho avuto dubbi, non ci ho pensato su due volte e così ho accettato la proposta dell'Hellas".

Quali sono le tue prima impressioni sulla SerieA? "La Serie A è molto diversa dai campionati in cui ho giocato in Belgio o in Olanda. Qui c'è molta più fisicità e in ogni partita si scende in campo contro giocatori forti".

Come ti stai inserendo nella tua nuova squadra? "Mi sto trovando molto bene con i miei nuovi compagni. La presenza di Zeefuik e Braaf sicuramente mi ha aiutato perché parlano la mia stessa lingua, così come Henry e Tameze che parlano francese. Devo dire che, allo stesso modo, anche i giocatori italiani si fanno capire bene parlandomi in inglese".

C'è un obiettivo difficile da raggiungere, tu hai espresso un bel concetto nel post partita contro la Lazio, hai parlato di una squadra di fratelli che insieme devono lottare in campo, è così? "La partita con la Lazio credo parli da sola, abbiamo lottato per novanta minuti, giocando l'uno per l'altro come fratelli, tutti uniti per un solo obiettivo. Tutti quanti sappiamo cosa vogliamo ottenere e vogliamo riuscirci. Credo che questo si noti subito dall'atteggiamento con cui scendiamo in campo e affrontiamo le partite".

Quali saranno gli ingredienti fondamentali per provare a raggiungere l'obiettivo del Club, ovvero quello di restare in Serie A? "Penso che servirà equilibrio, sia che si faccia un buon risultato, come successo contro la Lazio, sia che magari si perda. Dobbiamo continuare su questo percorso che abbiamo intrapreso, facendo sempre di più, settimana dopo settimana. Così, non ho dubbi, l'obiettivo della salvezza sarà alla nostra portata".

Com'è segnare davanti ai tifosi dell'Hellas Verona? "Incredibile. Quando ho segnato, penso che la gioia che ho provato mi si sia letta in faccia. Poi ho solo pensato a correre verso i miei compagni, abbracciarli ed esultare insieme a loro, davanti e 'con' i nostri tifosi: un'emozione bellissima".

fonte: hellasverona.it

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