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Niente promozioni in A, il Benevento insorge: “Pronti a lasciare il calcio”

Vigorito, patron del club giallorosso, sul blocco delle retrocessioni: "A tutto c'è un limite, ipotesi inaccettabile"

Redazione Hellas1903

Oreste Vigorito, patron del Benevento, è pronto a una dura presa di posizione nel caso in cui dovesse passare la proposta della Lega A di bloccare le retrocessioni ove il campionato non si chiudesse.

Il Benevento è primo con largo margine in Serie B e, in questo modo, vedrebbe bloccata la promozione.

Nettissimo Vigorito, in merito, nell'intervista rilasciata al "Corriere dello Sport". "L’unico criterio che riconosco è il merito sportivo, è la prova del campo - le sue parole -. I nostri sforzi non solo economici, ma anche tecnici, hanno portato a un risultato che è davanti agli occhi di tutti, adesso sento parlare di blocco di retrocessioni e promozioni. Devo accettare che il Brescia resti in A con 16 punti e il Benevento in B con 69, due e mezzo a partita, quasi cento potenziali? Ma di cosa stiamo parlando? Il covid è vissuto da molti come una tragedia e da altri come un’opportunità, lo trovo inaccettabile. I presidenti che pensano di poter cancellare con un colpo di spugna gli errori commessi in sede di mercato o di gestione della stagione si sbagliano di grosso: il confine della sportività, del merito e del buonsenso non deve essere mai superato".

Aggiunge Vigorito: "Nel caso in cui prevalessero gli interessi della lobby, il Benevento uscirebbe dal calcio e i Vigorito se ne andrebbero. Fine di una realtà bella, sana e virtuosa. Ai particolarismi io mi oppongo per principio. Qui c’è qualcuno che vuole tenersi il menu e lasciare a noi dei panini al formaggio scaduto. Siamo nel calcio da tanti anni, siamo stati vittime di scandali calcistici, abbiamo subìto di tutto e siamo rimasti in silenzio. Ma a tutto c’è un limite".

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