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Paolo Rossi ha segnato la storia del Vicenza a suon di gol e di campionati magici. Ma il Pablito nazionale ha chiuso la carriera nel 1986-'87 a Verona.Con l'Hellas, ormai martoriato dagli infortuni e con le ginocchia a pezzi, Rossi riuscì comunque a dare un contributo di esperienza e a segnare quattro gol in campionato, utili per spingere i gialloblù alla qualificazione in Coppa Uefa con il quarto posto in classifica.Rossi, in una lunga intervista al "Corriere di Verona" in edicola oggi, racconta il suo passato tra i biancorossi e l'Hellas: "Vicenza è stata la città della
mia vita, il posto in cui ho realizzato i miei sogni. Ma Verona è
indimenticabile: che anno, quell’anno. Che gruppo, che tifosi. E Osvaldo
Bagnoli: grande persona, grande allenatore", dice.Sul derby di sabato, il campione e capocannoniere del mundial del 1982 aggiunge: "Il Verona ha di sicuro
tutt’altre ambizioni rispetto al Vicenza, ha investito e speso per vincere
subito. Dall’altra parte, però, troverà un gruppo che è partito bene e che
potrebbe anche stupire".E, sulla stagione all'Hellas, ricorda: "Elkjaer? Che calciatore! Preben è stato
uno dei migliori con cui abbia mai giocato. Aveva colpi da fuoriclasse. Scanzonato
e spiritoso fuori dal campo, era un atleta impeccabile, di una serietà che
aveva pochi paragoni".
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