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Pagelle, Dimarco altra meraviglia, Tameze è dappertutto. Kalinic, finalmente gol

Getty Images

Zaccagni ancora uomo-assist. Faraoni attento in difesa, l'ingresso di Colley si fa sentire

Matteo Fontana

SILVESTRI 6

Chiamato a rari interventi, non può nulla sul colpo di Messias che rimette in corsa il Crotone. Poi governa l’area senza rischiare niente.

 

LOVATO 6

A Torino era entrato con il buonissimo piglio. Di nuovo in campo dal via, amministra senza affanni per un tempo, mentre nella ripresa lo strapotere fisico di Simy gli crea iniziali pensieri. Gli prende le misure e lo contiene.

 

MAGNANI 6

Prende il comando della difesa e la guida con fermezza. Prende un cartellino giallo all’inizio del secondo tempo per una trattenuta a centrocampo su Messias e pare essere condizionato dall’ammonizione. Viene sostituito poco dopo.

 

CECCHERINI 6

Stringe i denti per una tendinite che continua a dargli fastidio. Viene ammonito dopo pochi minuti. Va gestito sul piano fisico ed esce all’intervallo.

 

FARAONI 6

Controlla la fascia di competenza, seguendo le direttive di Juric, che non vuole lasciare nemmeno una fessura in cui possa innescarsi Reca, freccia del Crotone. Per questo non si nota in fase offensiva: meglio non azzardare, giusto così.

 

TAMEZE 7

Tanta corsa per tessere il gioco e dare sostegno a Ilic in impostazione. Lo si vede pressoché ovunque. Anche quando il Verona arretra è sempre acceso, rallenta i tentativi del Crotone di spingere e gioca con intelligenza. Unisce quantità e qualità e quando le complicazioni aumentano è lui a risolvere i problemi, spostandosi anche a fare il centrale difensivo.

 

ILIC 6

Torna titolare per prendere il posto di Veloso, infortunato, e che ne avrà per qualche settimana. Distribuisce il gioco con ordine, fa girare palla con l’elegante sinistro che ha. Dopo un tempo, però, si smarrisce. Può e deve essere più continuo.

 

DIMARCO 7

Dopo il portentoso gol segnato mercoledì con il Torino, si ripete con un’altra gemma, ancora su servizio di Zaccagni: esterno sinistro di pura classe, palla nell’angolo basso, raddoppio dell’Hellas. Spesso incontenibile, incerto sull’azione che riapre la partita.

 

BARAK 6,5

Incursione di forza per aprire il corridoio per la rete del vantaggio gialloblù siglata da Kalinic. Dirompente nello spezzare l’azione del Crotone e lanciare quella del Verona. Va vicino al gol, calcia male una palla d’oro, ma è lucidissimo nei momenti decisivi nel finale di partita.

 

ZACCAGNI 6,5

Scatta subito, aggiunge immediata velocità al gioco del Verona e c’è un dubbio per un contatto con Djidji in area dopo pochi minuti. Scodella il passaggio vincente per la rete di Dimarco. In seguito rallenta, come tutto l’Hellas, e sconta qualche fastidio fisico.

 

KALINIC 6,5

Alla ricerca della condizione migliore, gioca dal via come già nelle ultime due partite. Prima palla buona che gli arriva ed è gol: si sblocca con il Verona. Ha un’altra occasione, stavolta senza esito. Segnare è sempre il più gradito (e fondamentale) dei toccasana.

 

 

DAWIDOWICZ 6

Entra e c’è da battagliare, perché il Crotone rialza la testa e accorcia. Copre con attenzione con rare apprensioni.

 

GUNTER 6

Con il suo ingresso il Verona, che aveva sbandato con il gol di Messias, recupera sicurezza.

 

DI CARMINE 6

Aiuta in avanti, supporto utile, gioca di sponda.

 

COLLEY 6,5

Inserimento che si sente: fa prendere metri a un Hellas che si era abbassato e va vicino per due volte al gol, centrando pure un rumoroso incrocio dei pali

 

JURIC 6,5

Un tempo dominato, un secondo con il batticuore, ma il risultato che serviva è arrivato: vittoria, 27 punti, un Verona a tratti dilagante, con la frenata comunque attutita. Esulta con grandissimo entusiasmo a fine gara e ne ha ben donde.

 

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