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Pagelle, Faraoni e Caprari sontuosi, il Verona è una meraviglia

Getty Images

Grande Barak, Dawidowicz non sbaglia nulla. Montipò ha personalità, Simeone lottatore vero

Matteo Fontana

MONTIPÒ 6,5

Pellegrini fa una magia con il colpo di tacco che porta in vantaggio la Roma. La sensazione è che forse potrebbe essere più reattivo, ma il gol è favoloso. Grande personalità, in particolare nel finale esce con decisione e dà sicurezza.

 

DAWIDOWICZ 7

Non sbaglia pressoché nulla. Quanta differenza rispetto al difensore pasticcione e “dormiente” che si era visto con l’Inter. Mai una titubanza, mai un momento in cui si inceppi. Cancella Shomurodov, e non solo.

 

GUNTER 6,5

L’incrocio per lui è con Abraham, centravanti di fisico e classe. Gli toglie (quasi) tutti i riferimenti, nel primo tempo qualche sbavatura c’è, ma nella sostanza è sempre attento e puntuale.

 

CECCHERINI 5,5

Va in sofferenza perché la Roma attacca spesso dal suo lato della linea difensiva. Non pare ancora al meglio della condizione dopo l’infortunio che l’ha fermato con l’Inter. Esce all’intervallo.

 

FARAONI 8

Segna un gol che ricorda quello di Gigi Sacchetti nella bolgia del Marakanà di Belgrado, nel leggendario 3-2 con cui il Verona vinse con la Stella Rossa in Coppa UEFA. Oltre alla suggestione di una rete da raccontare c’è una prestazione eccezionale, da autentico capitano coraggioso.

 

BESSA 6,5

Con Di Francesco non aveva mai trovato spazio, con Tudor è subito titolare, schierato a sorpresa in mezzo al campo. Dirige il gioco toccando tanti palloni e facendolo bene. Assicura equilibrio alla manovra.

 

ILIC 5,5

Terza di fila in campo dal primo minuto, con Miguel Veloso che è sempre assente. In realtà occupa una posizione “sdoppiata”, visto che è Bessa che più spesso è chiamato a impostare: talvolta, infatti, sale a fare da suggeritore. Si perde Pellegrini sull’1-0, è sfortunato sull’autogol. Non si abbatte, ma serve più concentrazione.

 

LAZOVIC  6,5

Ingaggia un duello a tutta velocità con Karsdorp. Lo supera soprattutto nelle accelerazioni a inizio gara. Peccato non ne sfrutti un’indecisione grave, andando al tiro quando potrebbe servire Caprari o Simeone, meglio piazzati. Nel secondo tempo prende il largo sulla sua corsia.

 

BARAK 7,5

Collante tra centrocampo e attacco, grande spirito agonistico. Trascinatore della squadra, è lestissimo a mettere dentro il pallone del pareggio. Forza fisica, atletismo da campione olimpico, bomber. Grande, grandissimo.

 

CAPRARI 8

La partita è sempre speciale per lui, romano e cresciuto nel settore giovanile della Roma. Corre con iniziativa lungo la trequarti e prende metri in fascia. Da una sua sterzata nasce il gol dell’1-1, poi segna la splendida rete con cui il Verona scavalca i giallorossi.  Sfiora anche il bis personale. Prova sontuosa.

 

 

SIMEONE 6,5

Il riferimento in avanti è lui. Ha presto una buona occasione, la sua botta si spegne sul fondo. Lotta con coraggio, lo tengono due pezzi grossi come Mancini e Ibanez, li impegna senza mai abbassare la testa. Consuma tutte le batterie.

 

MAGNANI 6,5

Gli basta mettere piede in campo per dare solidità dietro. Big Jack è sempre lui, tosto e in certe fasi insuperabile. Con lui il Verona tiene alto il muro.

TAMEZE 6

Entra piano, poi prende il passo della partita, si butta su tutti i palloni, gioca con veemenza e percorre in poco tempo tanti chilometri.

 

HONGLA 6

Dalla serata terribile di Bologna al riscatto con la Roma. Al Dall’Ara il suo ingresso era stato dannoso, al Bentegodi dimostra tanto cuore. Bisticcia con qualche pallone, ma nella resistenza finale si fa sentire.

 

KALINIC 6

Non riesce a pungere, ma si batte con quella fame che si temeva non avesse a sufficienza. Invece ce n’è, eccome. E questa è una buona notizia per lui e per l’Hellas

 

CASALE ng

 

TUDOR 8

Al debutto sulla panchina del Verona pare che sia alla guida dei gialloblù da anni. Dà alla squadra ordine, tenacia, voglia di combattere, intensità. Chi se lo sognava un inizio così? Neppure lui, viene da pensare. Però le cose sono andate come accade soltanto nei film e nello sport. Magari non sempre, ma certe volte il calcio è un gioco meraviglioso.