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Pagelle Hellas, Kean bomber vero, Romulo imprendibile, big Vukovic

Ferrari difensore e goleador, Matos mago del dribbling, Petkovic lottatore

Matteo Fontana

NICOLAS 7

Sempre attento, ferma i tentativi della Fiorentina di riaprire una partita che il Verona domina. Attenzione, però, perché la storia dice che l’Hellas, quando viene braccato, va in crisi. Ed è per questo che i suoi interventi sono fondamentali.

 

FERRARI 7,5

Ufficiale e gentiluomo, in stile Richard Gere? Di sicuro, difensore e goleador. Non è eccessivo ritenere che la sua rete sia la più determinante nella grande giornata dell’Hellas, perché toglie alla Fiorentina la speranza di riaccendere la rimonta. Inoltre non concede niente dietro. Grande prova.

 

CARACCIOLO 6,5

Concentrato e subito convincente nell’intesa con Vukovic. Ribatte le avanzate avversarie con piglio deciso. Qualche momento di apprensione quando la Fiorentina spinge più forte, ma non crolla.

 

VUKOVIC 8

Al debutto segna e dà al Verona una solidità dimenticata. Fisico da guerriero, fa capire presto che dalle sue parti è meglio non passare. Respinge, contiene, imposta. Piede mancino acculturato e testa con il calibro, spiana la strada al pomeriggio che rialza l’Hellas: incornata impeccabile, effettuata con tempismo. Bravo, anzi: bravissimo.

 

FARES 6,5

La Fiorentina non passa, dalla sua parte. Lui, invece, quando spinge si fa sentire. Non forza, perché gli ordini di scuderia sono votati a mantenere prima la copertura e soltanto in seguito a salire. Corre fino a esaurire le scorte di fiato e resistenza.

 

ROMULO 8

Esce e l’intero stadio gli tributa un omaggio: è un ex che a Firenze ha lasciato buoni ricordi e al Franchi lascia un segno profondo. Spacca in quattro la partita, tra scatti, finte e assist. Impetuoso, tecnico, dimostra che se è in giornata l’uomo della salvezza è lui. Ma ora non deve fermarsi.

 

VALOTI 6,5

Gioca con equilibrio, sbattendosi in interdizione, cosa che non fa parte del bagaglio che gli è proprio. Ed è per questo che la sua prova risulta più che utile alla squadra, che aveva bisogno di sicurezze in un centrocampo ridotto nei numeri.

 

BUCHEL 6,5

Fa valere i muscoli nella battaglia in mediana. Poco appariscente, lotta con furore agonistico, sbattendosi a destra e a manca, aiutando i compagni di squadra, concendendo poco all’occhio ma molto alla sostanza.

 

MATOS 7

Dribbla di qua, dribbla di là, talvolta pare eccedere, ma quando serve non si perde in chiacchiere. Pennella palloni mirati che lanciano il contropiede del Verona, innesca Kean, dà all’Hellas qualità in attacco e non lesina gli arretramenti in difesa.

 

PETKOVIC 6,5

Se con il Crotone era stato velleitario fino a essere persino irritante, a Firenze è l’esatto opposto: pratico, efficace, duro. Tiene alta la palla, va in appoggio a Kean, è un’arma tattica preziosa che permette al Verona di offendere senza timore di sbilanciarsi.

 

KEAN 7,5

A un attaccante si chiede, prima di tutto, una cosa: fare gol. Ed ecco che il ragazzo ne mette due, pesanti e di fattura vera, di quelli che segnano i centravanti veri. Tocca quota 4 in campionato (alla pari con Pazzini, è il capocannoniere dell’Hellas). Non manca di dare supporto in copertura. Mezzo punto in meno perché prende un’ammonizione evitabile: era in diffida, sarà squalificato.

 

 

SOUPRAYEN 6

Non sempre ineccepibile, tiene la barra dietro.

 

CALVANO 6

Entra con buona lena, rompe il gioco di una Fiorentina ormai dispersa.

 

F. ZUCULINI ng

 

 

PECCHIA 8

Evita l’esonero inventandosi un Verona che non sbaglia nulla, che gioca una partita monumentale. Una domenica nella polvere, un’altra sugli altari, ma la salvezza è sempre distante. Continuerà a inseguirla lui, e non c’è dubbio su un aspetto: ha mostrato personalità e spessore morale in una fase critica. Adesso non si fermi, sennò i guai si riproporranno: non è finita finché non è finita.

 

 

 

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