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Pagelle: Kumbulla epico, Professor Veloso. Amrabat come Briegel

Silvestri, parate decisive. Stepinski, che lavoro per la squadra. Salcedo, talento 100%

Matteo Fontana

SILVESTRI 7

Decisivo. Già, perché il Verona gioca e piace, ma poi il calcio non fa sconti, e appena la Sampdoria ha dello spazio fa vedere le streghe all’Hellas: miracolo su Caprari, bis su Quagliarella. Così il pari non arriva e la partita, poco dopo, va in ghiaccio.

RRAHMANI 6,5

Ormai non fa nemmeno più notizia: è un muro. Sempre pulito negli interventi, sempre determinato, non perde mai l’uomo. Ha una forza atletica dirompente, la sua è potenza con il controllo incorporato.

KUMBULLA 8

Siamo sicuri che abbia soltanto diciannove anni? Gioca come il più esperto dei veterani, tampona ogni tentativo della Sampdoria, soffre quando c’è da farlo. E poi segna il gol dell’1-0, facendo impazzire il Bentegodi. Epico.

GUNTER 6

Dei tre dietro, è quello che mostra qualche difficoltà in più. Contiene comunque Quagliarella, salvo per il numero in anticipo che Silvestri blocca con una gran parata. Grande cuore, comunque.

FARAONI 6,5

Il pistone della fascia destra non smette mai di spingere. Sul piano fisico è in condizione eccellente: non ha saltato neppure 1’ da quando è iniziato il campionato. Una garanzia.

AMRABAT 7

In tribuna c’era Hans-Peter Briegel, in campo lui l’ha, ancora una volta, ricordato. Devastante quando entra in possesso di palla, persino di più nel momento in cui deve riconquistarla. Il suo coast-to-coast che mette Stepinski davanti ad Audero (che respingere il tiro), a fine primo tempo, è uno schianto.

VELOSO 7

Il Professore tiene un’altra lezione magistrale. Assist da corner per la rete di Kumbulla, beffa Audero su punizione, con l’intervento di Murru che porta all’autogol. Ma Miguel è un signore del calcio.

LAZOVIC 6

Comincia andando a gran ritmo, poi prende un’ammonizione per un eccesso di irruenza e gli tocca, per prudenza, rallentare. Appena gli calano le energie, Juric lo cambia per farlo respirare.

PESSINA 6,5

Intelligenza tattica da laureato, va sulla trequarti e detta i tempi sia in fase offensiva che come prima copertura a centrocampo. Continuo ed efficace nel ruolo di raccordo per la squadra.

SALCEDO 7

Su di lui dice una cosa bellissima Juric: “Si diverte, quando è in campo forse non sa neppure dov’è”. Un’elegia all’anima fanciullesca del calcio, la sua è la garboliana gioia della partita. Tecnico, veloce, fantasioso: bravo. Può avere uno splendido futuro.

STEPINSKI 6,5

Gli manca, di nuovo, solamente il gol. Per il resto, la sua prestazione è da ottimo attaccante, nel senso contemporaneo, più che moderno, del termine. Fa salire la squadra, è il primo difensore, e se il Verona regge bene è proprio per il suo lavoro da stakanovista.

 

VITALE 6

Dà sicurezze sufficienti sulla fascia sinistra.

VERRE 6

Alcuni spunti pregevoli.

HENDERSON ng

 

JURIC 7

Quanto piace, questo Verona. Squadra che è “sua”, in senso ampio, perché per arrivare a un livello di rendimento così ci vuole un lavoro costante, con idee chiare e con la capacità di motivare sempre il gruppo. Un Hellas da lotta continua: la chiave è qui.

 

 

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