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Pagelle, Lovato gigante, Tameze e Dimarco vanno di corsa

Matteo Fontana

Silvestri sempre decisivo. Danzi generoso. Cetin, debutto okay

SILVESTRI 7

Piazza dei buoni interventi, è attento a respingere una punizione di Veretout, determinante su Mkhitaryan. Si ripete con una grande parata su Pellegrini. Sempre decisivo.

 

CETIN 6,5

Debutta ed è subito partita dell’ex per lui, arrivato poche settimane fa dalla Roma. Sempre concentrato, non si smarrisce mai e tiene botta.

 

GUNTER 6,5

Ha il comando della difesa. Non è al pieno della forma, infatti esce alla metà del secondo tempo, ma prima l’attacco della Roma fa fatica a superarlo. Bene.

 

EMPEREUR ng

Neanche 20’ ed esce acciaccato.

 

FARAONI 6,5

Duella con Spinazzola, è una sfida tra corridori di valore. Spingono entrambi, sprintando sulla fascia. Nella ripresa mette il turbo, sfiora il gol, con la palla che attraversa beffarda tutta la linea della porta dopo che ha superato Mirante.

 

DANZI 6

Torna a giocare dopo dieci mesi. Lo fa incrociando il centrocampo tecnico e fisico insieme della Roma, lo affronta con coraggio. Prova il tiro da fuori. Grande generosità.

 

VELOSO 6

Fa ragionare la squadra. In certe fasi tende a rallentare troppo e gli manca lo spunto in più, mentre non gli difetta mai la lucidità, anche quando la Roma si fa aggressiva.

 

DIMARCO 6,5

Prende il posto di Lazovic, infortunato. Per lui il testa a testa è con Karsdorp e non si risparmia di sicuro quando c’è da sterzare in fase offensiva. C’è da mordersi i gomiti per il tiro a carambola che spedisce la palla in sequenza su traversa e palo.

 

TAMEZE 6,5

Viene avanzato sulla linea dei trequartisti, si adatta al compito. La migliore condizione è ovviamente da trovare. Si prodiga salendo e scendendo di continuo, colpisce una clamorosa traversa. Esordio di notevole spessore e impatto.

 

TUPTA 5,5

Aveva giocato da titolare più di un anno fa, in Coppa Italia con la Cremonese. Juric sceglie lui per affiancare Di Carmine, insieme a Tameze. Alcune cose buone, ma si mangia il gol del possibile vantaggio del Verona.

 

DI CARMINE 5,5

Spesso viene cercato in profondità, non trova lo spazio per farsi sentire. La difesa della Roma lo controlla con accortezza. Ha una chance per segnare, ma il suo balzo di testa, da favorevole posizione, è impreciso. Viene colto di frequente in fuorigioco.

 

LOVATO 7

Prende il posto di Empereur e non trema, anzi: conferma di avere tanta personalità. Sul piano fisico è solido, non riescono a sopraffarlo. Con l’Atalanta, due mesi fa, era piaciuto in uno scorcio di partita. Stavolta ne gioca tre quarti e impressiona giocando da gigante per maturità e prontezza.

 

ZACCAGNI 6

Arriva da uno stop per infortunio. Juric lo lascia in panchina nel primo tempo e lo inserisce all’inizio del secondo. Non è al meglio, però appena prende metri si fa sentire.

 

BARAK 6

Entra e va sulla trequarti, dopo viene spostato a fare il centravanti. Atletismo al servizio della squadra.

 

RUEGG 6

Buon approccio.

 

ILIC 6

Il ragazzo ha piedi buoni e fantasia.

 

JURIC (in panchina PARO)7

Squalificato, segue la partita dalla tribuna stampa e si fa sentire come un martello. Uno spettacolo nello spettacolo di un Verona che inizia con lo stesso temperamento che ha avuto nella scorsa stagione. Devono arrivare rinforzi, ma già ci sono gioco e spirito di lotta.