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Pagelle, quant’è bravo Lovato. Colley è uno sprinter. Favilli, che fatica

Getty Images

Dimarco entra bene. Ceccherini, debutto okay. Silvestri dà sicurezza, Lazovic non è brillante.

Matteo Fontana

SILVESTRI 6,5

Attento su Radovanovic, determinante su Pandev. Dà sicurezza a un reparto arretrato che è un inedito. Conferma di essere da nazionale per quanto è completo come portiere.

 

CECCHERINI 6,5

Prima va destra, dopo, nel giro dei cambi, si assesta a sinistra. Non indugia mai ed è preciso quando esce con la palla al piede. Dà chili e muscoli dietro: ce n’era bisogno.

 

LOVATO 7

Juric gli dà la grande responsabilità di prendere la guida della linea difensiva. Svolge il compito con calma olimpica, con la freddezza di un veterano. Aveva impressionato con la Roma, era piaciuto con l’Udinese, a Parma era uscito acciaccato. Il ragazzo c’è, eccome.

 

EMPEREUR 6

Pochi minuti con la Roma prima di farsi male, poi tre settimane di stop e rieccolo in campo. Buoni interventi in chiusura, mantiene la concentrazione finché ha energie.

 

FARAONI 6

Il confronto con Czyborra lo espone a dei rischi, perché il suo avversario diretto è potente e rullante quanto lui. Non è il caso di scoprirsi troppo e infatti solamente in poche occasioni riesce a farsi sentire nella metà campo genoana.

 

VIEIRA 6

Parte bene, spingendo forte e trascinando palloni fuori dalla mediana. Ci mette quantità, ma anche qualità. I giocatori del Genoa usano spesso le maniere brusche per contenerlo. Nel secondo tempo è meno efficace.

 

ILIC 6

C’è ancora lui al posto di Miguel Veloso. Gioca con personalità, scalda le mani di Perin con un tiro da fuori. Alterna tocchi di talento a momenti in cui finisce in ombra.

 

LAZOVIC 5,5

Titolare dopo due partite saltate per infortunio e metà tempo e spiccioli a Parma. Comincia piano, mai innescato sulla corsia di sinistra, e si vede con primi scatti significativi poco prima che la partita vada all’intervallo. Non sembra, tuttavia, ancora in buona forma.

 

TAMEZE 6

Come già con la Roma, parte dalla posizione di trequartista. Spunti di buona tecnica, la consueta generosità, va di frequente a dare supporto abbassandosi in ripiegamento. Sempre utile.

 

COLLEY 6,5

Esordio dal via. Velocissimo, quando punta l’uomo si fa sempre sentire. Va in fuga con un allungo da sprinter e Perin di distende per deviargli il diagonale. La situazione si ripete nei primi minuti del secondo tempo. Sempre vivacissimo.

 

FAVILLI 5

Decisivo con l’Udinese, aveva fatto flop a Parma, schiacciato da Bruno Alves, con il peso di un errore grave sottoporta. Giù l’elmetto, va in battaglia, ma fa fatica.  Sbatte contro Zapata per un tempo, apre il secondo con un tentativo che Perin blocca senza affanni. Combina poco.

 

KALINIC 6

Entra a 30’ dalla fine. La condizione è ovviamente incerta, ma la classe non è acqua.

 

DIMARCO 6,5

Dà il cambio ad Empereur, sale a sinistra, scodella in area, su punizione, il pallone che Perin toglie dalla porta sul colpo di testa di Salcedo. Aggiunge parecchio brio sulla fascia e il suo mancino è una delizia.

 

SALCEDO 6

La sua incursione aerea impone a Perin di compiere una sontuosa parata.

 

ZACCAGNI ng

 

 

JURIC 6

Sconta le tante assenze e schiera un Verona che ha l’identità che abbiamo imparato a conoscere. Squadra combattiva, tenace, con grande spirito. Manca la capacità di essere mordaci quando c’è da fare gol. Quando inserisce Kalinic si vede che i margini di miglioramento in questa direzione sono parecchi.

 

 

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