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Pagelle, Simeone e Kalinic volano alti. Blackout in difesa

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Barak, che carisma. Bene Casale, Magnani entra male. Lasagna impreciso, Tameze non si ferma mai

Matteo Fontana

MONTIPÒ 6

Gli fanno sempre dei gol su cui niente può fare. Il rigore di Criscito, poi Destro è spietato, persino con una bottiglietta d’acqua in mano. Non gli dice bene.

 

DAWIDOWICZ 5

Impeccabile a lungo, dopo incappa nella topica del fallo di mano che regala il penalty che riapre la partita al Genoa. E da lì è un patema, non ne azzecca più una.

 

GUNTER 5,5

La difesa del Verona è costruita attorno a lui. Bene per 75’, dopo la luce si spegne anche per lui. Travolto dalle ondate genoane, meno male che Kalinic evita il peggio.

 

CASALE 6,5

Tiene alta la barricata dal suo lato, una dogana da cui il Genoa non passa mai nel primo tempo. Non trema mai e quando avanza fa ottime cose. Su tutte, il cross con cui manda in gol Kalinic per il definitivo 3-3.

 

FARAONI 6,5

Tocca le 100 presenze con la maglia del Verona e lo fa da capitano. Serve a Simeone il calibratissimo cross che mette sulla testa dell’attaccante il pallone del vantaggio gialloblù. Altra prestazione di valore. Deve uscire perché acciaccato.

 

TAMEZE 6,5

Un maratoneta che è sempre lucido.  Accumula chilometri, non è mai annebbiato, non butta via la palla. La sua sostituzione non convince.

 

ILIC 6,5

Comanda l’azione dell’Hellas, distribuisce il gioco con intelligenza, innesca Faraoni nell’occasione dell’1-0 per l’Hellas. Gestisce il ritmo della gara.

 

LAZOVIC 6

Rulla sulla fascia sinistra, lo fa per un tempo perché dopo Tudor lo cambia, inserendo Sutalo, che è un difensore e serve a coprire sul cambio di modulo del Genoa.

 

BARAK 7

Il consueto carisma. Preciso e freddo nella trasformazione del rigore che lancia il Verona, è più che mai il top player, come si usa dire, di questo Hellas. E anche quando i gialloblù vengono sorpassati è lui che suona la sveglia.

 

 

LASAGNA 5,5

Per la prima volta in campo con Tudor, corre e non si ferma finché può. Gli difetta, però, la precisione. Ha sui piedi la palla che chiuderebbe la gara e la calcia di piatto, accompagnandola verso la ribattuta di Sirigu, che poi farà una gran parata su un altro suo tiro. Non basta.

 

SIMEONE 7

Va alto sul traversone di Faraoni che fa scattare il Verona. Gol da bomber purissimo. L’intervento da rigore (rilevato dalla Var) che porta al bis dell’Hellas è netto e arriva perché è immarcabile. Un lottatore di qualità.

 

SUTALO 6

Tiene sulla fascia sinistra, da quella parte il Genoa non incide.

 

BESSA 5,5

Buono il suo ingresso, ma dopo si smarrisce. Il Genoa prende metri e lui ne perde.

 

KALINIC 7

A un attaccante si chiede per prima cosa di fare gol e lui risponde alla chiamata. Rete pesantissima, che evita all’Hellas una caduta che sarebbe stata di una colossale gravità. Al posto giusto nel momento giusto. Gol di classe, è il terzo in tre giorni.

MAGNANI 5,5

Entra nel momento in cui il Genoa dilaga e rimonta l’Hellas.

 

CAPRARI ng

 

TUDOR 6

A Salerno aveva dovuto mandare giù il boccone indigesto dell’aggancio dal 2-0 al 2-2, al Ferraris stava per andare molto peggio. I cambi nel corso della ripresa non funzionano, eccezion fatta per l’ingresso salvifico di Kalinic, comunque inserito al posto dell’ottimo Simeone. Rotta da correggere in questo senso e, soprattutto, in fase difensiva. Per il resto, 5 punti presi in sei giorni fanno buon sangue.