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Pagelle Verona: Souprayen, errore tremendo. Pazzini resta solo

Nicolas para un rigore e non solo. Fares, doppio passo indietro. Cerci uomo-assist, ma non basta

Matteo Fontana

NICOLAS 6,5

Inizia sbagliando diversi rinvii, ma si prende subito la scena respingendo il rigore di Cigarini. Dirige con attenzione una difesa che si schiaccia troppo all’indietro e che soffre. Ceppitelli gli fa gol senza neanche accorgersene, o poco ci manca. Imprendibile la stoccata in diagonale di Faragò che sigla la resa. Evita il terzo gol portando via palla a Pavoletti.

 

CACERES 6

Dal suo lato, finché sta in campo, il Verona è meno in difficoltà. Dopo due settimane di stop torna a giocare: la condizione non è al meglio e deve uscire dopo poco più di un tempo.

 

CARACCIOLO 5,5

Ingenuo nell’occasione che porta al penalty per il Cagliari: tocca Sau dopo esserselo fatto sfuggire, paga la differenza di assetto, lui alto, l’altro brevilineo. Appare spesso insicuro, balla assai.

 

HEURTAUX 6

Argina con l’esperienza Pavoletti, che è attaccante eclettico e di valore certo, per cui qualcosa finisci sempre per concedergli. Talvolta, però, gli tocca fare come quel ragazzino olandese che voleva fermare una diga mettendo un dito nella crepa: alla fine si deve arrendere anche lui.

 

SOUPRAYEN 4

Mette in scena l’errore perfetto. Per gli altri, ovviamente, ossia i giocatori del Cagliari che fanno festa con la rete di Faragò, nata per intero da una sua indecisione. Sbaglio imbarazzante. E non è il primo.

 

ROMULO 5,5

Rari scatti per ribaltare il fronte del gioco, tutti nel primo tempo, giocato da ala destra. Poi, con l’uscita di Caceres, si trasforma in terzino destro e la sua spinta, già ridotta, si esaurisce del tutto.

 

B. ZUCULINI 6,5

Segna con ottima scelta di tempo nell’inserimento il gol della speranza del Verona. Cerca di fermare le voragini che gli si aprono davanti ma, stavolta, lo fa senza eccedere nell’aggressività, seppure incappi nella solita, scientifica ammonizione.

 

FOSSATI 5,5

Partita da ex, ma la sua prestazione non è mai pungente. Dipende dal lato da cui la si guardi: l’Hellas è carente di geometrie perché lui fatica a dargliele o è il contrario? Rimane un prova bigia.

 

FARES 5

Getta via almeno tre azioni in contropiede che avrebbero meritato ben altra sorte. Dalla sua parte il Cagliari sfonda che è un piacere (non per il Verona, naturalmente). Barella lo prende d’assalto e somiglia a un incrocio tra Claudio Sala e Bruno Conti. Doppio passo indietro.

 

CERCI 6

Pennella l’assist per il gol di Zuculini. Nel finale di primo tempo disegna una buona punizione, alzata di testa da Caracciolo. Gli difetta la continuità, e si sapeva, e consuma presto le energie, ma il Verona non può prescindere dalla sua tecnica.

 

PAZZINI 5,5

Mai pericoloso. In realtà un gol lo farebbe pure, ma segna a gioco fermo: giusto un’illusione. A dirla tutta, con un Hellas così rinunciatario, per una punta con le sue caratteristiche, si fa dura.

 

 

VALOTI 5,5

Pecchia lo fa entrare per Caceres e passa al 4-2-3-1. Gli domanda qualche spunto di qualità ma, francamente, non se ne vedono. Ammonito e in diffida, con il Bologna non ci sarà.

 

VERDE 5,5

Ingresso fiacco, non accelera e non punta mai l’uomo.

 

ZACCAGNI 5,5

Sfortunato: entra e il Cagliari segna. Mica per colpa sua, è chiaro, ma nello sprazzo di gara in cui gioca non ha sufficiente determinazione.

 

 

PECCHIA 5

Il Verona propositivo che c’era stato per 50’ a Bergamo e per un tempo e mezzo con l’Inter si smarrisce a Cagliari. Eppure il subitaneo vantaggio poteva mettere la gara sui binari più graditi, con l’Hellas che avrebbe dovuto sfruttare gli spazi lasciati da un avversario alla ricerca del pari. Niente di tutto questo: il Verona è timido, impacciato, sbaglia appoggi elementari. Le sconfitte consecutive sono quattro, ma questa è quella più pesante sul piano psicologico, perché segna l’interruzione di una crescita che, in termini di gioco, c’era stata e che induceva a una cauta fiducia.

 

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