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PAZZO, ORA TOCCA A TE

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Il Verona senza Toni, la sfida da ex all'Inter: l'attaccante gialloblù e una partita che scotta

Matteo Fontana

Come il pistolero che entra nel saloon quando la tensione nel paese ai confini del West si fa più rovente, così Giampaolo Pazzini sarà in campo al Meazza, mercoledì, per la partita del Verona con l'Inter.

Fino a un giorno fa ci si chiedeva quando sarebbe arrivato il suo momento: "Sta arrivando. Non lo sa lui, e non lo neppure io...", scherzava Andrea Mandorlini sabato.

Il via libera al posto da titolare per il Pazzo l'ha dato una delle peggiori notizie possibili per l'Hellas: l'infortunio in cui è incappato Luca Toni a Bergamo. Ancora 24 ore con il fiato sospeso, prima di sapere l'esito degli esami a cui si sottoporrà il centravanti gialloblù, 46 gol tra campionato e Coppa Italia in due stagioni.

Tocca a Pazzini, allora. Con l'Atalanta è andato a sbattere contro Sportiello e la voglia matta di sbloccarsi: occasione sprecata, e bene è andata al Verona che poi Pisano abbia rimediato al gol di Moralez.

Con l'Inter, il Pazzo, ha giocato dal gennaio 2011 al giugno 2012, segnando 19 gol in 60 partite. Un'esperienza cominciata da protagonista e chiusa ai margini, prima del passaggio al Milan.

Conosce bene il prato di San Siro, "Paolo", come lo chiama Mandorlini. C'è un marchio da imprimere, c'è un Verona che ha bisogno di certezze dopo aver perso, per ora, Re Luca. C'è uno stadio che è un tabù da sempre per l'Hellas. C'è una missione impossibile da compiere. E provarci, per un Pazzo così, non costa niente.

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