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Perilli: “Subito sì al Verona, finalmente la Serie A”

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Il portiere: "Qui un altro pianeta. A Bologna grande prestazione dopo la sconfitta col Napoli"

Redazione Hellas1903

Simone Perilli, portiere arrivato al Verona nelle scorse settimane, è stato presentato oggi in conferenza stampa.

Queste le sue dichiarazioni (fonte hellasverona.it).

Cosa ti ha spinto a scegliere il Verona? "Non ho scelto io il Verona, è il Verona che ha scelto me. Quando sono venuto a conoscenza di questa chiamata, non ci ho pensato due volte a dire di sì".

Cosa di prova ad essere in Serie A? "E' un altro mondo. Ho giocato in diverse categorie, e arrivare in Serie A è come essere su un altro pianeta, un qualcosa che non è decifrabile, spiegabile".

Com’è il tuo rapporto con Montipò? E i primi giorni con Massimo Cataldi? "Conoscevo Lorenzo a livello di nome. Nutro grande rispetto per lui. L’ho affrontato in passato nei campionati giovanili. Mentre con Massimo sono stati subito giorni di grande lavoro, abbastanza faticosi".

Negli ultimi anni, il Verona ha espresso un bel calcio, e contro il Bologna si è rivisto quel DNA... "Sì, da fuori, ho sempre visto una squadra temibile. Il Verona ha fatto dei grandissimi campionati in queste stagioni. Sono d'accordo, a Bologna si è rivisto quel DNA che ci era mancato nelle ultime partite".

Porti bene: prima volta panchina e subito a punti... "Spero sia così, non era facile ripartire dopo il match contro il Napoli. Siamo stati bravi e abbiamo meritato il punto conquistato a Bologna. La squadra ha fatto una grande prestazione".

Più difficile la parata di Skorupski su Ilic o quella di Montipò su Soriano? "Sono stati due interventi completamente differenti, ma personalmente ho preferito quella di Lorenzo".

Sui tuoi guanti ci sono dei nomi... "Sì, sono i miei bambini, Ginevra e Leonardo. Inoltre, ho scelto il numero 34, ovvero la somma dei loro due giorni di nascita".

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