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Uno sfogo, clamoroso, quello di Emanuele Pesoli, contro la sentenza che lo condanna a tre anni di squalifica dai campi di gioco. Il difensore vuole incatenarsi e fare lo sciopero della fame in segno di protesta.Lo ha dichiarato alle 20.51 di questa sera a Sportitalia parlando col giornalista Alfredo Pedullà, dal cui sito internet alfredopedulla.globalist.it traiamo il resoconto della vicenda."Sono Emanuele Pesoli, vorrei parlarle". Il difensore ex Siena,
ingaggiato dal Verona poche settimana fa, al centro della vicenda
scommesse. Tre anni di squalifica per tentato illecito e la ribellione
di chi si sente vittima di un'ingiustizia. "Ho appena finito di parlare
con i miei legali. Sto organizzando uno sciopero della fame. Mi legherò o
mi incatenerò davanti alla Figc, volevo dirlo a lei. Non ne posso più, è
assurdo quanto sta accadendo. Domattina alle 10,30 sarò in via Po,
ormai ho deciso. Il mio obiettivo? Chiedere un confronto in aula con
Carobbio e Gervasoni. Lo faccio per me, ma anche per tutti i ragazzi che
stanno subendo torti incredibili. Andrò avanti fino a quando avrò
forza, sono determinato. Io devo dare conto alla mia coscienza, ma
evidentemente non basta. Le richieste di Palazzi? Ripeto, voglio un
confronto con Carobbio e Gervasoni, non possono negarmelo. Ci vediamo in
Figc: mi lego, mi incateno e parto con lo sciopero della fame. Qualcuno
mi ascolterà, non può finire così".
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